Covid, il piano dell’UE per l’autunno: vaccinazioni e altre misure

Durante l’estate ci si è sempre più raccomandati di prepararci per l’inverno. Ora è arrivato un documento da parte dell’Unione Europa sulla gestione invernale del Covid. Vediamo insieme i dettagli.

L’argomento Covid non è diventato per nulla marginale. Nonostante i tanti problemi segnalati questa estate, il tasso di positivi è stato davvero alto. Scenario che ha portato le autorità competenti a parlare di adattamento in vista dell’autunno. A tal proposito è stata l’Unione Europea a divulgare un nuovo documento sulle misure da attuare.

Covid misure
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Con le sottovarianti Omicron la situazione del virus si fa sempre più complessa. Questo perché, come dimostrato, alcuni vaccini non si sono rivelati efficaci per questa occasione. Di certo, come svela il documento, le vaccinazioni saranno sicuramente importante per arginare i contagi. Dove non arrivano i vaccini, però, ci saranno gli immunizzati così da attendere i nuovi vaccini.

Per quanto riguarda i vaccini, infatti, c’è da segnalare due nuovi vaccini che combattono le varianti. Le due versioni hanno ricevuto un primo via libera ma sono in attesa di quello della Commissione Europea. Andiamo, quindi, a vedere le nuove misure che l’Unione Europea ha indicato per i prossimi mesi.

Covid, il documento UE: vaccinazioni e misure

L’Unione Europea, secondo quanto riportato da Il Sole 24 ore, ha sottolineato che i vaccini disponibili sono efficaci. Questi, quindi, permettono protezione contro la forma grave della malattia. Per quanto riguarda quelli adattati, la Commissione ha suggerito ai vari governi di sapere già da adesso come utilizzarli quando arriveranno. Inoltre, l’UE ha indicato ai governo di mettere in atto un piano in tal senso già da adesso. Quindi, di iniziare con le campagne vaccinali che uniscono Covid e influenza. Soprattutto per i soggetti più a rischio.

Oltre i vaccini in cui la situazione è in evoluzione su certi prodotti, si segnala la possibilità di tornare ad indossare le mascherine e mantenere le distanze. La commissione europea ha consigliato di agire in questo senso seguendo i dati delle terapie intensive. Inoltre, secondo Novavax il vaccino Nuvaxovid proteico ha ricevuto l’autorizzazione da parte dell’Agenzia al commercio. Questa fase è, però, vista come dose di richiama omologa ed eterologo dai 18 mesi.

Al momento, il documento diffuso è un monito per gli altri Stati dell’Europa. Di certo, nelle prossime settimane ci saranno indicazioni più chiare in merito. Quando descritto dalle indicazioni della commissione europea, però, dovrebbe essere applicato ai vari Paesi. La gestione del Covid, nei prossimi mesi, sarà particolarmente attenzionata.

Il rischio, come detto, è il ritorno certi dati che tutti vogliono evitare. Per saperne di più, però, bisogna ancora attendere. Per quanto riguarda l’Italia, c’è da attendere il nuovo governo. Probabilmente le misure anti Covid saranno tra le prime decisioni del nuovo esecutivo.

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