Pensioni, anticipo INPS di 11 anni: solo a chi presenta questo documento

L’argomento delle pensioni è sempre molto esteso. In questo caso, l’INPS permette un anticipo di ben 11 anni. Ma solo con una determinata documentazione.

Il tema delle pensioni è ancora oggetto di discussione. Come ben sappiamo, la pensione non è solo quella di anzianità ma ha tanti piccoli settori. In questo caso, andremo a vedere quando l’INPS paga ben 11 anni prima la pensione.

Pensioni anticipate
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Quando si vive una situazione di disabilità, molte attività quotidiane vengono vissute con una certa difficoltà. Proprio per questo motivo, il legislatore ha dato vita a tantissime misure che permettono di alleggerire un po’ la pressione. Tutte misure economiche che danno vita alla possibilità di coprire anche tutte le cure necessarie.

Tra le leggi, c’è quella datata 13 agosto che permette di usufruire dei permessi in maniera alternativa tra loro. Tra l’altra, chi ha una disabilità può arrivare a percepire un importo pari a 290 euro. Mentre chi non può compiere azioni in maniera autonoma può arrivare fino a 525 euro. Si arriva, infine, al nostro discorso. Ai lavoratori che con una certa percentuale possono arrivare alla pensione di vecchiaia in anticipo.

Pensioni anticipate da parte dall’INPS, ma solo a questi lavoratori: le condizioni

L’invalidità è da sempre legata ad una certa percentuale. In questo particolare caso, i lavoratori che hanno riconosciuto l’80% di invalidità può accedere all’anticipo della pensione rispetto alla normale tempistica. La pensione ordinaria, come sappiamo, spetta a 67 anni e 20 anni di contributi. Mentre in questo caso, gli uomini possono andare in pensione a 61 anni mentre le donne a 56.

Cambia leggermente il discorso per le persone non vedenti. Per loro, si può andare in pensione, per gli uomini, a 56 anni mentre per le donne a 51. Per ottenere il cedolino pensionistico anticipato si devono rispettare due requisiti. Il primo far parte della categoria dei lavoratori dell’ambito privato. Devono essere iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria o a fondi sostitutivi. Il secondo è avere una contribuzione al 31.12.1995. Tale misura non è disponibile agli autonomi e ai lavoratori nel settore pubblico.

Per avere accesso a questa pensione anticipata bisogna avere il riconoscimento da parte della commissione medica. La commissione deve essere strutturata dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Con questo riconoscimento, gli uffici sanitari saranno in grado di stabilire la pensione anticipata più altri aspetti in merito.

La domanda va fatta in maniera telematica collegandosi al portale dell’INPS o, in alternativa, tramite il Contact Center. Se non abbiamo dimestichezza con queste due soluzioni, possiamo affidarci al patronato. Insomma, anche in questo caso ci può essere la pensione anticipata. Su questo tema, però, si continua a discutere. Lo si fa con la proposta di Forza Italia sull’aumento delle pensioni. Il costo richiesto allo Stato per tale misura, però, è decisamente alto.

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