Acqua, allarme supermercati: razionata non solo quella frizzante

Il problema dell’acqua è un argomento che ha preso sempre più piede in queste settimane. In questo caso, l’allarme riguarda lo scarso rifornimento nei supermercati. Non manca solo quella frizzante.

Tra i tanti problemi di questi ultimi anni, si sta facendo sempre più impellente quello che riguarda la mancanza d’acqua. Questo, accompagnato all’assenza dell’anidride carbonica, ha portato a razionare i prodotti nei supermercati. Qualche settimana fa, si è parlato dell’acqua frizzante. Ora, tale problema pare esteso anche ad altri prodotti.

Acqua
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Nei giorni scorsi, il problema sulla mancanza di Co2 è stata evidenziata dal marchio Sant’Anna. Questo ha prontamente interrotto la produzione svelando che anche altri marchi stavano per prendere tale decisione. Come detto, però, il problema non fa più capo solo alla versione frizzante. A quanto pare, infatti, in alcuni supermercati si sta segnalando la mancanza dell’acqua minerale.

Tra le altre vicende, pochi giorni fa un particolare prodotto si è segnalato in negativo. Un’acqua in bottiglia è stata ritirata dal mercato. La motivazione è la probabile presenza di un batterio pericoloso. In questo caso, però, l’assenza non è dovuta ad un ritiro ma al razionamento che ha coinvolto l’acqua minerale. Vediamo insieme i dettagli di questa vicenda.

Acqua esaurita nei supermercati: cosa sta succedendo?

Come segnalato dal sito Greenme, la mancanza d’acqua è stata rilevata in diversi supermercati. Le motivazioni di tale scenario sono varie. Si parte dalle persone che fanno scorte per paura di non trovare acqua fino ad arrivare problemi nei trasporti e nelle consegne.

Tale svolta anche sull’acqua minerale è dovuta al fatto che molte persone non gradiscono l’acqua del rubinetto. In alcune zone, seppur sia potabile, ha un sapore molto strano oppure contiene del calcare. Così si decide di affidarsi all’acqua in bottiglia. Cosa che ci spinge a dire che la carenza di questo elemento è molto più probabile in queste zone.

La siccità, poi, potrebbe incidere negativamente sulla produzione della versione minerale. Si pensi che, secondo i dati riportati da Greenme, quest’anno si è registrato un alto tasso di vendite in riferimento a questo prodotto. Nel periodo che va da gennaio a maggio c’è stato un aumento del 4,7%.

Razionamento a Reggio Emilia

Da come vediamo, l’argomento non è semplice da affrontare perché il risultato dipende da tante variabili. La certezza, purtroppo, è rappresentata dalla mancanza di acqua nei supermercati. Cosa che ha portato a razionare tale prodotto. Al supermercato Conad di Reggio Emilia, da un mese, è stato imposto un limite massimo di prodotti acquistabili. In questo negozio si possono comprare massimo 6 casse per famiglia.

Alla Gazzetta di Reggio, la direttrice ha dichiarato che la scelta è stata presa per garantire acqua per tutti. Soprattutto per non mettere in difficoltà famiglie data la gestione attuale di questo elemento. Inoltre, la scelta è scaturita anche dal fatto che i prodotti arrivino ad intermittenza nel week-end.

Insomma, data la complessità del caso molti dovrebbero preferire quella del rubinetto. Soprattutto se questa sia sicura al 100%. A tal proposito molti si chiedono se l’acqua del rubinetto sia rischiosa. La risposta che fuga i dubbi è data da uno studio.

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