“Dipendente dagli antidolorifici”, l’ex calciatore si mette a nudo

Nella vita di uno sportivo ci possono essere dei momenti molto difficile. L’ex noto calciatore si è messo a nudo e ha raccontato la sua dipendenza dagli antidolorifici. Ecco come ne è uscito.

La vita non sempre regala degli scenari positivi. Ci sono dei momenti che possono mettere a dura prova tutto quello che ci circonda. In certi casi, alcune situazione possono spingere al limite rischiando anche di concludere la propria vita. È questa la storia dell’ex calciatore che ha svelato la sua dipendenza agli antidolorifici.

ex calciatore depressione
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La salute mentale è uno degli argomenti più delicati in assoluto. Abbiamo visto, ad esempio, con la pandemia come molte persone ne hanno risentito sotto questo punto di vista. Quando questa viene intaccata e la depressione prende sempre più campo le conseguenze possono essere devastanti.

Quando si entra in un vortice negativo, non sempre uscirne è semplice. Un ex velina di Striscia la notizia ha vissuto un momento di depressione molto forte. Chiaro esempio di come, in certi casi, tutto può cambiare rapidamente. Questa volta, la depressione ha raggiunto il calcio. L’esperienza è stata raccontata da Chris Kirkland al The Guardian. L’ex portiere del Liverpool ha confessato la sua esperienza e ha svelato come ne è uscito da un periodo così buio.

Chris Kirkland e la dipendenza agli antidolorifici: la sua storia e la sua risalita

Nel 2013, poco dopo la firma di un triennale con lo Sheffield Wednesday, Chris Kirkland è entrato in vortice depressivo molto forte. Il portiere ha iniziato a rifugiarsi nelle compresse che hanno preso sempre più campo nella sua vita, Da quel momento, tutto è cambiato. L’ex calciatore ha raccontato che la sua vita si è legata a bugie, inganni e tanti altri aspetti negativi. L’ex calciatore comprava le compresse sia tramite internet o tramite ricette. Queste ottenute, come svelato al The Guardian, con delle piccole scuse dette al dottore di fiducia.

Gli antidolorifici gli servivano per continuare la sua carriera da calciatore. I contratti avevano delle clausole che avrebbero permesso alla società di rescindere se avesse avuto problemi alla schiena. Per questo motivo, svela, si procurò degli antidolorifici. Racconta, inoltre, che ha pensato anche all’estremo gesto. Ha capito, però, che così non poteva andare ed ha chiesto aiuto.

Ma, ad un certo punto, c’è stata la svolta. Lo sportivo ha raccontato che un giorno, mentre tornava a casa, si ammalò gravemente. Dopo esser guarito, la prima cosa che ha fatto è stato gettare le compresse nel water di casa. Di grande aiuto anche sua moglie Leeona che ogni due giorni lo sottopone ad un test antidoping. Anche se, ormai, gli antidolorifici per Kirkland sono ormai un lontano, brutto, ricordo.

Oggi, Chris Kirkland lavora per un ente benefico nella comunità locale e segue ancora con affetto il Liverpool. Spesso, infatti, si dirige ad Anfield per seguire la squadra. Il legame con quello stadio è fortissimo ed è iniziato quando lui aveva sette anni. Il portiere firmo il contratto nel 2001. Con i reds ha scritto una storia molto importante. Ora Kirkland è un uomo rinato anche grazie alla sua famiglia. Sembra, dunque, che il peggio sia davvero alle spalle.

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