Bonus bollette, come ottenerlo in condominio: la procedura di INPS e ARERA

Il bonus bollette è una misura disponibile anche per i clienti che utilizzano impianti condominiali. Come ottenerlo? Ecco i dettagli della procedura.

Il periodo per le famiglie italiane è particolarmente ostico. Tra pandemia e conflitto tra Ucraina e Russia, le condizioni di vita sono decisamente peggiorate. Per questo motivo, il governo ha cercato di correre ai riparti tramite tanti bonus per le famiglie con maggiori difficoltà. Tra questi c’è il bonus bollette che permette uno sconto nella fattura per le famiglie numerose in difficoltà.

Bonus bollette
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Il bonus bollette è stato voluto fortemente dal Governo e l’Autorità di Regolazione per l’Energia reti e Ambienti (ARERA) lo ha reso operativo. Lo sconto si palesa tramite l’attestazione ISEE. Il documento va presentato ogni anno, dal 2021, per poter ricevere tale sconto. Questo sconto, però, è destinato non solo al cliente singolo.

Molti sanno che l’incentivo è dato a chi ha stipulato un contratto individuale. Quindi si parla di clienti domestici. Ma pochi sanno che tale beneficio è riconosciuto anche a chi utilizza impianti condominiali. I cosiddetti clienti domestici indiretti. Questo perché i titolari della fornitura possono essere sia una persona fisica o giuridica o, ancora, un condominio. Inoltre, nel bonus bollette luce e gas c’è anche una novità per pagare di meno. Andiamo, quindi, a vedere la procedura che aspetta in caso di bonus richiesto per chi ha una fornitura centralizzata.

Bonus bollette condominiale, come richiederlo? La procedura

Come abbiamo visto, l’incentivo bollette è riconosciuto anche per chi ha una fornitura centralizzata. Questa si ottiene tramite la DSU che serve per l’attestazione ISEE. Per la ricezione dell’incentivo deve essere rispettata la soglia limite. Da qui parte il procedimento che deriva dallo scambio di dati tra l’INPS e il Sistema informativo integrato. Dato che il soggetto interessato è il condomino, la procedura sarà leggermente più articolata.

Innanzitutto servirà avere ben chiaro i requisiti. In prima battuta la fornitura condominiale di gas deve ricondursi ad un Pdr o punto di riconsegna; il condominio deve avere unità abitative che sfruttano il gas per abitazioni a carattere familiare; in terza battuta il gas deve essere utilizzato per riscaldamenti, cottura cibi e produzione di acqua sanitari; infine, l’attivazione della fornitura deve avvenire dal cliente domestico in abitazioni a carattere familiare.

Per ogni soggetto che risulta essere idoneo al bonus, l’INPS invia al sistema informativo i dati di riferimento. A quel punto si procede alla dovuta verifica per sancire il via libera o meno all’incentivo. Il sistema, inoltre, verificherà che nessun membro della famiglia beneficia di un bonus social. Nel caso, non sarà possibile ricevere il bonus di riferimento. Una volta superata la fase della verifica, si passa a riscuotere un assegno circolare non trasferibile dato che il bonus sarà in un’unica soluzione. Incentivo che sarà intestato al dichiarante della DSU.

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