INPS, potreste perdere la pensione senza questa domanda: attenzione ai vari passaggi

Il processo per andare in pensione è molto lungo. Le pratiche sono tante. Attenti, però, a questa domanda. La sua assenza non vi farà avere la pensione dall’INPS.

Quando si è vicini alla pensione, ogni lavoratore deve eseguire dei passaggi per poi riceverla. Tutti, quindi, si apprestano alla presentazione della specifica domanda. Un procedimento che, alcuni, decidono di intraprendere in autonomia. Anche se, in certi casi, ci possono essere dei seri problemi. Questo perché il procedimento non è affatto semplice e necessita di tempo.

Pensione e INPS
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Da prestare particolarmente attenzione al fatto che la domanda di pensione, da sola, non basta. Questa, infatti, non garantirà l’assegno mensile da parte dell’INPS. Per avere la pensione, il lavoratore dovrà smettere di svolgere la sua attività. Quindi ci vogliono le dimissioni nei tempi giusti.

Il processo per arrivare alla pensione non è affatto semplice. Qualche giorno fa abbiamo parlato del rischio sospensione dall’INPS proprio per le pensioni. In questo caso, invece, parleremo del fatto che una domanda non presentata può impedire la ricezione della pensione. Tale discorso vale per una categoria specifica di lavoratori.

INPS, occhio alla domanda: i dipendenti scolastici potrebbero perdere la pensione

Come abbiamo anticipato in precedenza, un passaggio fondamentale è la richiesta di dimissione. Tale domanda è molto importante soprattutto per i dipendenti pubblici, specialmente quelli che fanno parte del Personale ATA. Docenti e dipendenti ATA, infatti, non possono andare in pensione quando vogliono. E, in certi casi, neanche quando hanno compiuto i 67 anni. Per questo motivo, la domanda va fatta con larghissimo anticipo.

La loro situazione è ancora più complessa delle altre. Questo perché hanno solo una finestra all’anno per andare in pensione. La data da cerchiare in rosso è il primo settembre di ogni anno. Una data che va al di là dei requisiti raggiunti o meno. Questo anche per garantire una certa continuità scolastica.

Pe poter andare in pensione, quindi, il lavoratore deve presentare le dimissioni all’amministrazione di riferimento. A stabilire la data entro la quale poter presentare il tutto è il MIUR che presenta una circolare ogni anno. Nel 2022, a tal proposito, la domanda andava presentata entro ottobre 2021. Quindi per il 2023 bisognerà attendere la seconda parte di quest’anno.

Altra cosa da ricordare è che questa domanda non da diritto automatico alla pensione. Insieme a questa, infatti, si deve presentare anche la domanda all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Chi non lo farò, il primo settembre non solo si troverà senza lavoro ma anche senza pensione. Questo perché, l’INPS paga la pensione se c’è esplicita richiesta. Solo le dimissioni, di fatto, indica solo che non voglia proseguire con quel lavoro e, quindi, senza aver diritto alla pensione.

La domanda di pensione può essere anche eseguita in un secondo momento. Rispettando i tempi delle liquidazioni delle varie somme. Meglio, però, fare la domanda entro il 28 febbraio dell’anno in cui si vuole andare in pensione. Così da avere 6 mesi tra quando si è presentata la domanda e l’inizio della vita da pensionati.

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