Il tema caro benzina si fa sempre più caldo. Varie sono le strade del risparmio ma una potrebbe essere pericolosa. Occhio a questa soluzione.
La situazione sull’aumento dei prezzi della benzina si fa sempre più accesa. Gli automobilisti sono in costante difficoltà quando si trovano a dover far carburante. Soprattutto perché l’aumento del prezzo della benzina non è l’unico rincaro avuto in questi mesi. Cosa che complica in maniera tremenda la gestione delle risorse familiari.

Inevitabilmente, si cerca in tutti i modi di risparmiare. Cosa che non deve stupire dato che si è arrivati ad una soglia decisamente alta. Una soglia che, ad esempio, una famiglia monoreddito fa seria fatica a toccare. Per questo motivo, si possono percorrere varie strade. Da quella dei mezzi pubblici fino ad arrivare ad utilizzare la bici o semplicemente andare a piedi.
Se invece si ha voglia di utilizzare il proprio veicolo, allora si possono scaricare queste applicazioni. La tecnologia, infatti, ci permette di aiutarci contro il caro benzina. Ma c’è anche un’altra strada che alcuni possono percorrere. Una strada che, però, può portare a multe davvero salatissime. Andiamo a vedere di cosa si tratta e in quali pene si può incappare.
Benzina, attenzione al gasolio agricolo: potrebbero esserci grossi guai
Alcuni automobilisti si stanno sempre più convincendo ad utilizzare il gasolio agricolo. Questo non solo permette un certo risparmio, dato che costa meno, ma non danneggia neanche l’auto. Dall’altra parte, però, bisogna stare molto attenti. L’acquisto del gasolio agricolo, infatti, deve avvenire in base a specifici requisiti. Bisogna avere la qualifica di imprenditore agricolo professionale ed avere la proprietà di un terreno agricolo. Inoltre, bisogna anche avere macchine o motori agricoli. Naturalmente, la parte della documentazione da avere è composta dalla partita IVA e dall’iscrizione alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura.
Da come vediamo, questo carburante è previsto solo per certe attività. La Legge non prevede che il gasolio agricolo possa essere utilizzato in altro modo. L’eventuale infrazione, seguendo il Testo Unico sulle accise, può portare ad una reclusione da 6 mesi a 3 anni e una multa non inferiore a 7.746 euro. La pena è solo pecuniaria se all’accisa o all’accertamento la quantità di gas non supera i 5.000 metri. Oppure se il carburante trovato non supera i 100 kg.
Ma c’è anche un chiarimento della Corte Suprema a cui prestare attenzione. Si dice, infatti, che può esserci il sequestro per il mezzo che ha commesso l’illecito. Tale discorso, per, non riguarda l’auto ma le pompe, camion o cisterne. Il mezzo che, quindi, ha sottratto questo gasolio dalla fonte principale. Questo perché l’auto è quella che utilizza il gasolio agricolo ma non è il mezzo che procede alla condotta illecita. Per l’automobilista, dunque, la conseguenza ad aver utilizzato il carburante agricolo sarebbe solo la multa e non il sequestro del veicolo.