Attenzione a questi farmaci: l’uso causa la perdita della memoria

L’uso di alcuni farmaci potrebbe causare una perdita della memoria. A rivelarlo sono alcuni studi scientifici: ecco quello che devi sapere in merito.

Un deficit di memoria è un problema che colpisce molte persone. Ci sono molte cause che comportano queste dimenticanze. Alcuni studi hanno parlato anche di un legame tra la funzione cognitiva e i batteri intestinali. Additando la responsabilità anche ad alcuni farmaci.

Farmaci perdita memoria
fonte foto: AdobeStock

I farmaci sono uno strumento indispensabile per il trattamento di alcune malattie. Possono fornire incredibili benefici anche per coloro che hanno i sintomi di dolore, febbre, infiammazione e insonnia, solo per citarne alcuni. Eppure nessun farmaco, nemmeno una pillola placebo, è privo di effetti collaterali.

Uno studio fatto dai ricercatori del Massachusetts General Hospital e della Harvard Medical School hanno rilevato che alcuni farmaci provocano degli effetti collaterali che interferiscono con le funzioni cognitive. Alcuni di questi, in poche parole, possono andare a causare dei deficit. Come perdita della memoria o una demenza progressiva.

Non solo gli alimenti possono essere dannosi per il cervello, ma anche i farmaci. I ricercatori del suddetto studio hanno elaborato e analizzato le risposte date da 15.129 infermieri. In seguito sono arrivati ad una conclusione: l’abuso di farmaci provoca la perdita della memoria.

Perdita della memoria: quali farmaci provocano un deficit cognitivo?

Come si legge il portale MedicalNewsToday, i partecipanti allo studio hanno dato una valutazione in merito alla funzione cognitiva computerizzata. Quella che in breve viene usata per la demenza. Questa valutazione cognitiva viene chiamata nel gergo medico Stato Cog.

In base a dei test che hanno fatto, i ricercatori si sono resi conto che tra i farmaci cognitivamente pericolosi più noti ci sono quelli con proprietà anticolinergiche. Tra i farmaci che contengono questa sostanza c’è la tolteridina, antidepressivi, antipsicotici, antispastici, antivertigini e antiparkinson.

Le benzodiazepine, una classe di farmaci usati per trattare l’ansia o l’insonnia, comprendono un altro gruppo che è stato collegato a difficoltà cognitive. L’uso prolungato può provocare la demenza. I corticosteroidi possono indurre delirio, cambiamenti di umore o persino sintomi psicotici.

I farmaci antidolorifici, in particolare gli oppioidi, sono importanti e preziosi se usati correttamente. Altrimenti possono causare effetti cognitivi. I fermaci chemioterapici influenzano l’attenzione, la memoria nel lavoro. A volte possono lasciare cambiamenti duraturi nel tempo

Vale la pena notare che gli effetti dell’invecchiamento sull’azione dei farmaci e sul metabolismo aiutano a spiegare come i farmaci che sembrano più sicuri nei giovani possono interferire con la memoria negli anziani. Il cervello che invecchia ha una riserva cognitiva meno protettiva.

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