A 110 anni riscopre un investimento di quasi 40 anni fa: ha vinto o perso?

Un investimento che di cui era del tutto all’oscuro la scoperta a quasi quarant’anni di distanza. Cosa succede adesso.

buono postale anziana
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Una storia davvero incredibile quella che in questi giorni è salita agli onore delle cronache e che riguarda una donna dalla veneranda età di 110 anni. La scoperta fatta in questi giorni cosi come raccontato al sito web contocorrente.it, è di quelle che di colpo possono far cambiare del tutto la propria vita, anche ad una età molto particolare. Il pensiero magari di far del bene ai propri eredi o quantomeno alle persone vicine. Siamo a Minturno, in provincia di Latina, ed è qui che i fatti hanno luogo.

La donna, come detto, di 110 anni, avrebbe ritrovato proprio in casa un buono postale datato 1986 a lei intestato. Viene da se immaginare che ad oggi, a quasi 40 anni di distanza quel titolo potrebbe valere non poco. Il buono in questione, all’epoca del suo deposito aveva valore di 10 milioni di lire, una cifra non proprio bassa se si pensa che parliamo comunque di metà anni ottanta. I dubbi della donna protagonista della vicenda e della sua famiglia sono quindi tutti rivolti alla cifra che oggi potrebbe valere il buono in questione, una volta convertito ovviamente in euro.

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A 110 anni riscopre un investimento di quasi 40 anni fa: ecco quanto vale oggi quel titolo

Il primo contatto, approccio per la  famiglia della donna è avvenuto in merito alla conversione del buono ritrovato datato 1986 ovviamente con Poste italiane. L’azienda ha quindi ricalcolato il valore del buono di fatto al ribasso non applicando di fatto gli interessi che ad oggi, cosi come a informativa iniziale andrebbero calcolati. Poste italiane ha calcolato praticamente soltanto gli interessi più bassi tra quelli maturati in questi ultimi decenni. La famiglia della donna, chiaramente non soddisfatta della cosa ha quindi contattato l’associazione Giustitalia.

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L’associazione in questione ha generalmente il compito di occuparsi della riscossione dei buoni postali e dei titoli di Stato. Tramite il soggetto in questione, la famiglia dell’anziana donna ha quindi scoperto che il titolo in questione varrebbe oggi ben 246.560 euro. L’errore di Poste italiane consiste in una dinamica che si ripete spesso in certi casi, quindi chiamarlo errore a questo punto potrebbe anche essere esagerato, parliamo più che altro di un atteggiamento preciso. Cosi come spiegato sa contocorrente.it: “In pratica calcola i rendimenti dovuti ai risparmiatori, di anno in anno, capitalizzandoli al netto della ritenuta fiscale, erodendo così il montante per ciascun anno di maturazione del titolo. A questa metodologia non corrisponde un versamento su base annuale della ritenuta all’Erario”.

Una volta appurato il disguido, Poste italiane ha ammesso di fatto l’errore. Errore ipotetico certo, in merito al calcolo degli interessi in questione. La donna ha quindi ricevuto la somma realmente spettante in base al titolo di investimento datato 1986. Una volta in possesso dei soldi la donna ha quindi devoluto parte di essi ad alcune strutture preposte alla distribuzione del vaccino anti covid. Un gesto assolutamente di buon cuore che ha visto protagonista questa donna che nemmeno sapeva d’essere di colpo diventata ricca. Le storie belle che danno speranza, in un momento tanto complicato.

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