Multe e commercianti: Pos e cosa cambia dal primo gennaio

Multe per i commercianti che negano il pagamento con il Pos: a quanto ammonteranno e cosa cambia dal primo gennaio 2022? I dettagli

Multe e commercianti: bancomat e cosa cambia dal primo gennaio
Pagamento elettronico e POS: cosa rischia chi non si adegua?

Arrivano novità per quel che concerne i pagamenti elettronici, con le sanzioni che arriverebbero per quei commercianti e negozianti che, dal primo gennaio 2022, dovessero negare ai clienti il pagamento con il Pos, mediante bancomat o carte di credito: di cosa si tratta e a quanto ammontano.

Come riporta Today.it, la commissione Bilancio della Camera ha avuto modo di approvare due emendamenti, con una stretta sui pagamenti elettronici. Per coloro infatti che non dovessero accettare tale forma di pagamento mediante bancomat o carte di credito, tanto per la vendita di prodotti quanto per prestazioni professionali, vi sarebbero delle sanzioni.

Il decreto legge sull’attuazione del PNRR ha al suo interno, si legge, un tentativo di rilancio riguardante una maggiore tracciabilità dei pagamenti. Stando a quanto viene riportato, lunedì la suddetta commissione si è occupata di approvare due emendamenti al riguardo, formulati dai relatori Roberto Pella (Fi) e Gian Pietro Dal Moro (PD).

Si tratta dell’inserimento di una multa, che prenderebbe il via dal 1 gennaio 2022, a chi dovesse negare l’uso del Pos ai clienti circa i pagamenti. A quanto ammonta?

Multe e commercianti: 30 euro a chi nega l’uso del Pos, i dettagli

Stando a quanto si apprende e viene riportato da Today.it, vi sarebbero dunque novità – a partire dal primo gennaio 2022 – circa i pagamenti elettronici, con multe che arriverebbero a quei commercianti che dovessero non consentire il pagamento elettronico ai clienti con Pos mediante bancomat o carta di credito.

Come si legge, in base ai due correttivi firmati da Frassini, Lega, e Fassina, Leu, tale multa consisterebbe in una sanzione di 30 euro e maggiorata del 4% del valore della vendita o della prestazione di servizi per cui non venisse accettato il pagamento elettronico.

Un segnale che va nella direzione del contrasto all’evasione e al sommerso, con lo sguardo sulla mancata fatturazione e rilascio degli scontrini.

SI legge che l’emendamento specifica che l’obbligo di accettazione di carte di pagamento si assolverebbe con almeno un tipo di carta di debito e un tipo di carta di credito, identificate dal marchio del circuito di appartenenza

A tal riguardo, le polemiche non mancano e, ad esempio, Luca Squeri, deputato e capogruppo di Forza Italia in commissione attività produttive, ha dichiarato a tal proposito che le multe “sono un gravissimo errore”, facendo cenno ai quasi due anni di sofferenze per gli operatori economici, con la decisione sulle sanzioni che arriverebbe nel corso della ripartenza.

Ad occuparsi del Pos era stato il governo Monti, con il dl 79/12 varato nel 2014, ma – si legge su Today – ad oggi le multe non sarebbero scattate nei confronti di chi non si era ancora adeguato.

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Per quel che riguarda i commercianti, si legge che molti non sarebbero contrari al pagamento elettronico, ma c’è chi specifica che occorrerebbe lavorare sulla connessione, poiché non vi è ovunque una adeguata connessione, così come molti si soffermerebbero sulla questione delle commissioni. Gli oneri legati agli strumenti per stare la monte elettronica dovrebbero essere più bassi.

Non resta che aspettare per vedere se e in quale direzione evolverà la questione.

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