Matrimonio, sono possibili le nozze tra consanguinei? Ecco cosa dice la legge

Può capitare che ci sia la volontà di celebrare un matrimonio tra consanguinei. Molti si chiedono se questo sia possibile. Ecco cosa dice la legge.

Matrimonio (AdobeStock)
Matrimonio (AdobeStock)

Siamo stati abituati ad aspettarci di tutto dalla vita. Anche sul lato sentimentale può capitare uno scenario inaspettato. Ad esempio, che due cugini si innamorino per poi decidere di sposarsi. Ma la domanda che si possono porre è quella se il tutto sia legale. Non dimentichiamo, inoltre, che nozze tra consanguinei possono portare ad eventuali figli con malattie genetiche.

I cugini fanno parte dei parenti, quelli che discendono dallo stesso stipite. Quindi rientrano anche padre e figlio e così via. La parentela si misura con una linea retta e collaterale. La prima riguarda il fatto che le persone discendono l’una dall’altra. La seconda, invece, non è così nonostante ci sia un antenato che unisce le persone. E, come riportato dal sito laleggepertutti, si può parlare di affinità quando un coniuge si lega ai parenti dell’altro coniuge. Un esempio è la suocera.

Il matrimonio tra cugini è possibile?

Ora arriviamo a dare una risposta al quesito. Come riporta laleggepertutti, non esiste nessuna norma o legge nell’ordinamento che vieti tale evento. L’unico ostacolo è rappresentato dalla Chiesa Cattolica. Cosa che si può superare con una dispensa. Il documento serve proprio per procedere alle nozze. Matrimonio che, però, verrebbe celebrato da un sacerdote. Se manca la dispensa si può procedere al rito civile in Comune. Ma ci sono anche altri soggetti che possono seguire la procedure e convolare a nozze:

  • Zia e nipote;
  • Zio e nipote;
  • Cognato e cognata;
  • Genero e suocera;
  • Nuora e genero.

Attenzione ai due ultimi punti. Il matrimonio sarà permesso solo se quello precedente è stato annullato per volontà di uno dei due coniugi e per incapacità di intendere e di volere. In caso di esito positivo, il Tribunale deciderà se rilasciare la dispensa. In caso di via libera ci saranno 10 giorni dalla comunicazione per essere impugnata. Questa permetterà di procedere alla richiesta delle pubblicazioni di matrimonio.

Soggetti che non possono sposarsi e rischio malattie

Se da una parte c’è il consenso alle nozze per alcuni soggetti, dall’altra invece la strada è sbarrata. Le nozze non sono possibili neanche con la dispensa. Qui si parla di genitore e figlio anche adottivo, nonno e nipote, fratello e sorella germani, consanguinei o uterini. A loro si aggiungono, l’adottato e i figli o il coniuge di chi adotta; l’adottante e il coniuge dell’adottato.

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Molti sanno che nozze tra i soggetti che possono farlo potrebbero portare dei figli con problemi di salute. Un rischio importante che nessuno sottovaluta. In questo caso è possibile valutare la situazione tramite una consulenza genetica. Con questa si studia l’albero genealogico e si fanno dei test specifici, come il Dna. La consulenza aiuta a capire se tra i due compagni ci siano portato di mutazioni comuni.

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