Bollo auto, siete sicuri di doverlo pagare? Chi non deve farlo e gli altri casi

Chi è esonerato dal pagamento del bollo auto? Come funziona nel dettaglio, le condizioni e le differenze a seconda dei casi

Bollo auto e pagamento, chi non deve pagarlo e gli altri casi: dettagli
Auto (fonte fonte foto: AdobeStock)

Sono argomenti che catturano l’attenzione e destano comprensibilmente grande curiosità, quelli inerenti l’auto e le diverse spese da sostenere, come ad esempio quelle riguardanti il pagamento del bollo auto: ma chi è che non deve pagarlo, come funzione a seconda dei casi e cosa c’è da sapere al riguardo in merito ai dettagli?

Come è noto, quando si parla di bollo auto si fa rimenato ad un tributo legato al possesso di una autovettura iscritta al Pubblico registro automobilistico, che va corrisposta anno dopo anno al di là de fatto che il mezzo venga o meno utilizzato.

Tuttavia, come spiega Il Giornale, questa tassa non riguarda tutte le vetture, con alcune che ad esempio beneficiano di un esonero totale, altre solo per un dato periodo.

Di seguito, i casi e i dettagli inerenti alla questione del bollo auto, ecco di che cosa si tratta nello specifico.

Bollo auto, chi non deve pagarlo, l’esonero e gli altri casi

Attenzione sempre molto alta dunque quando si parla di automobili e delle varie spese che bisogna sostenere e su cui è importante essere sempre aggiornati; proprio in merito alle spese, come sopra detto, vi è il bollo auto.

Vi sono alcuni casi da tenere però in considerazione circa il relativo pagamento.

Ilgiornale.it, nel proprio approfondimento, spiega ad esempio che chi compra un’auto elettrica non paga il bollo auto ed usufruire di questa esenzione,, si legge, che però ha la durata di 5 anni.

Alla scadenza del periodo, tuttavia, l’importo della tassa che va dovuto – spiega – sarebbe inferiore se paragonata a quella per veicoli a benzina, diesel e gas. Rispetto a motocicli e ciclomotori, si legge ancora, la tassa da pagare sarebbe intera.

L’imposta in questione, si legge, varia da Regione a Regione e non è la stessa, come viene sottolineato anche dal Corriere della Sera, in virtù del fatto che sin dal 1999 gli enti sono delegati dallo Stato per quel che concerne la gestione delle tasse automobilistiche.

IlGiornale.it sottolinea che il Piemonte è una Regione che sarebbe molto elastica a proposito del pagamento del bollo auto, con le esenzioni che sarebbero garantite alle vetture euro 6 o superiori, in aggiunta alle auto elettriche, a gas metano, a gasi petrolio liquefatto o, si legge ancora, a gas metano o gpl di costruzione.

A non pagare il bollo auto per 5 anni anche le auto a doppia alimentazione con l’impianto già installato sin in origine. Rispetto al funzionamento in Lombardia, si sottolinea che la relativa esenzione dello stesso bollo sarebbe a tempo indeterminato qualora si parli di auto elettrica o ad idrogeno.

Inoltre, sarebbe previsto un incentivo di 90 euro per chi demolirebbe veicoli inquietanti e sarebbe anche garantita la gratuità per 3 anni della tassa di circolazione, quando mezzi inquietanti vengono sostituti con vetture Euro 5 e 6 a benzina, doppia alimentazione o ibride.

Il Giornale sottolinea anche una riduzione del cinquanta per cento, in assenza di rottamazione, nel caso in cui l’auto ibrida sia immatricolata dopo il 1 gennaio 2019.

Bollo auto e vetture d’epoca: come funziona?

Tra i tanti punti oggetto d’interesse a proposito del bollo auto, vi è anche quello rappresentato dalle auto d’epoca, su cui si sofferma IlGiornale.it nel suo approfondimento.

Per quanto riguarda i veicoli che hanno più di 30 anni, queste non pagherebbero il bollo, si legge, ma solo una tassa di circolazione che oscillerebbe dai 25,82 ai 31,24 euro. Lo stesso concetto si applica ai ciclomotori.

Qualora i veicoli abbiano tra i 20 e 29 anni di vita, in questo caso si dovrebbe pagare il bollo, ma in modo ridotto, in presenza di un certificato di rilevanza storica.

Tuttavia, tale aspetto non è il medesimo per ogni Regione. Per quanto riguarda la Lombardia, Emilia Romagna e provincia autonoma di Trento, anche questi veicoli non sono soggetti al pagamento del bollo, spiega il Giornale.

Rispetto ad Umbria, Toscana e Lazio vi sarebbe da applicare una riduzione del 10%. In Sicilia e in Veneto, la tassa si pagherebbe nella sua interezza.

Il Giornale, infine, fa cenno anche ad alcuni benefici per i disabili, menzionando la legge 104/92 secondo cui i veicoli e i ciclomotori usati per il trasporto dei disabili sono esentati dal pagamento del bollo auto.

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Viene sottolineato però che tale beneficio ha volto solo per un mezzo, la cui intestazione deve essere fatta alla persona portatrice di handicap o ad un familiare diretto del diversamente abile fisicamente a suo carico o viceversa.

In ogni caso ed a prescindere da tutto, per il pagamento del bollo auto come per altre questioni, è opportuno ed importante che ciascuno si informi e si aggiorni consultando gli esperti del settore e gli specialisti, così da poter chiarire ogni dubbio, approfondire le tematiche, le casistiche, il funzionamento tanto in generale quanto nel particolare della propria situazione.

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