Raccomandata: come recuperarla se non è stata ritirata

Quando non siamo a casa è possibile trovare un avviso di mancata consegna. La raccomandata, però, non è persa. Ecco come recuperarla.

Raccomandata (AdobeStock)
Raccomandata (AdobeStock)

Può capitare di non essere a casa e non poter prendere una raccomandata. A questo punto, il portalettere lascia nella cassetta della posta un avviso. Questo farà capire al destinatario di avere una raccomandata in giacenza da recuperare. In ultima analisi, è previsto anche che la lettera torni indietro al mittente.

Come ben sappiamo, la raccomandata è un metodo che la posta mette a disposizione. Questa ha la capacità di far sapere al mittente quando il tutto è stato spedito e, successivamente, consegnato. Quest’ultimo passaggio però si può ottenere solo con una raccomandata con avviso di ricevimento. Al momento della firma del destinatario, il mittente avrà indietro la cartolina a conferma della ricezione della spedizione. Se il postino, però, non trova nessuno lascia un avviso di giacenza con varie informazioni utili.

Come riportato dal sito laleggepertutti, il periodo di giacenza è pari a trenta giorni. Prevedibile, dunque, che la giacenza sia quel periodo in cui una raccomandata non consegnata resta in attesa di ritiro all’ufficio postale. Quando questa viene, poi, restituita al mittente si ha la compiuta giacenza raccomandata. Con questo passaggio si può intendere che la notifica sia andata in porto. Ma come recuperare una raccomandata non ritirata? Ecco i dettagli.

Ecco come recuperare una raccomandata non ritirata

Quando scatta la compiuta giacenza, non c’è nessun modo per richiedere di riavere la comunicazione che è tornata al mittente. Non esiste procedura ufficiale perché l’ufficio postale non ha più con se la lettera. Inoltre, per la legge di segretezza, non può neanche conoscere il contenuto della comunicazione. Ma il contenuto non è perduto. Qui ci torna utile il codice raccomandata che è stato lasciato nell’avviso di giacenza.

Il codice è una sequenza di dodici numeri posizionato su un codice a barre. Da tenere presenti le prime tre cifre. Queste rappresentano, secondo quanto riportato dal sito laleggepertutti, il contenuto e chi l’ha spedita. Ad esempio, il codice 689 si riferisce ad una cartella dell’Agenzia delle Entrate. Il codice 787 si rifà agli atti giudiziari. Tra questi anche sanzioni per aver infranto regole del Codice della strada.

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Il codice raccomandata, dunque, permette di recuperare in qualche modo il contenuto. Sottolineiamo, però, come il tutto sia molto difficile. Però, se il codice ci indirizza verso un ente in particolare, il soggetto può richiedere accesso agli atti amministrativi. Diverso il discorso se a mandarla è un privato. Il soggetto non ha nessun obbligo verso il mittente.

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