Attenti a questa email: si parla di eredità ma è una truffa

I tentativi di phishing sono vari e tutti molto pericolosi. Il contenuto di una mail può riferirsi anche ad una presunta eredità. Ecco i dettagli della truffa.

Truffa tramite email (AdobeStock)
Truffa tramite email (AdobeStock)

Le truffe sono sempre esistite, le persone devono stare attenti a qualsiasi cosa. L’arrivo del digitale, però, ha portato pericoli anche nel virtuale. Anzi, se è possibile, la situazione è addirittura peggiorata. Oggi vediamo tante comunicazione sia tramite email sia tramite sms. Quindi, l’utente deve tenere sempre la guardia alta.

Abbiamo sempre letto di tentativi a nome di istituti di credito o di servizi postali. Questi due protagonisti sono sempre in testa nei tentativi dei cybercriminali. Ma c’è anche un altro metodo che riguarda una presunta eredità. Infatti, nella email che arriva al malcapitato si parla di una finta eredità con degli avvocati che conducono la transazione.

Un caso del genere è accaduto ed ha avuto pesanti ripercussioni. Come riportato dal sito romatoday, un anziano di 58 anni ha creduto alla comunicazione che gli è arrivata. Andiamo a vedere di cosa si tratta e come si è sviluppato il tutto.

Email annuncia eredità ma è una truffa

Come descritto in precedenza, il tentativo ai danni del 58enne romano è avvenuto tramite email. Il contenuto della stessa parlava di una eredità e a farlo era un presunto esecutore testamentario. Tale soggetto lavorava con un uomo scomparso da poco e residente all’estero. Così ha lasciato una grande eredità. Nella email si parlava di ben 4,8 milioni di euro.

Prima di riceverli, però, l’uomo avrebbe dovuto pagare una prima parte di tasse. Cosa che ha poi, effettivamente, fatto. Il 58enne romano ha pagato ben 30.000 euro al presunto esecutore testamentario. Lo ha fatto versando la cifra in due bonifici separati. Purtroppo, però, non ha mai visto arrivare la cifra stabilita inizialmente. Successivamente, anche l’esecutore è completamente sparito. Da qui, si è passati alla denuncia e alle indagini.

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Le indagini hanno portato ottimi risultati. Si è scoperto che dietro alla truffa c’era un uomo di 33 anni. Il tutto si è spostato in tribunale con l’accusa di truffa aggravata. Il caso del 58enne romano è solo uno dei tanti. La Polizia Postale tiene a precisare che bisogna sempre prestare attenzione. Non cliccare mai su link e allegati ed evitare di inviare i propri dati.

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