Conto cointestato, siamo sicuri di sapere come funziona? I dettagli che non ti aspetti

Il conto cointestato è una delle misuri possibili derivanti da un accordo tra due parti. Ma come funziona nello specifico? Ecco tutti i dettagli e l’eccezioni.

Conto cointestato, come funziona (AdobeStock)
Conto cointestato, come funziona (AdobeStock)

Molto spesso abbiamo sentito parlare di comunione dei beni. In questo caso, dopo il matrimonio, la coppia divide tutti i beni che si acquistano. Anche in questa situazione, però, non si può negare ad uno dei due coniugi la possibilità di aprire un conto personale. In quel caso, sarà solo il titolare ad accedere al conto.

Naturalmente, la situazione può cambiare nel momento in cui il titolare del conto faccia un’autorizzazione specifica. In questo caso, anche un’altra persona può svolgere determinate operazioni. Il discorso cambia drasticamente se si parla di conto cointestato. In questo caso, se si è presenti davanti ad una firma disgiunta entrambe le parti avranno possibilità di operare sul conto. E la cifra depositata appartiene ad entrambi.

Conto cointestato, non tutti i fondi rientrano in questo discorso

Molti potrebbero pensare che, con la comunione dei beni, tutti i fondi possano essere divisi. Ma non è affatto così. Ci sono delle eccezioni che riguardano la sfera personale. Come, ad esempio, beni posseduti prima dell’unione, denaro ricevuto tramite eredità o donazioni. Fino ad arrivare a soldi ottenuti attraverso risarcimento danni, pensione o vendita di un bene personale.

Per quanto riguarda tutto quello che si acquisisce dopo il matrimonio va diviso. E, come riportato da businessonline, il discorso riguarda anche il conto personale. Ma, come abbiamo visto, ci sono delle eccezioni che non vanno dimenticate. Per quanto riguarda il conto cointestato, con la firma disgiunta è possibile effettuare praticamente qualsiasi operazione sul conto. Diverso è il discorso se si è in presenza di un conto cointestato a firma congiunta.

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Il discorso cambia con la firma congiunta. In questo caso è necessaria la doppia autorizzazione per effettuare operazioni sul conto. Anche qui abbiamo un’eccezione. Il momento è quando uno dei due viene scelto da entrambi come rappresentante per le operazioni. Molto spesso si tratta di depositi e prelievi.

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