Bonus Monopattini, biciclette elettriche, bici tradizionali: lo Stato incentiva chi “offre un colpo di mano” ai mezzi di trasporto cosiddetti sostenibili.
Finalmente in arrivo il tanto atteso Credito di Imposta per chi “promuove” la mobilità sostenibile in Italia. Vedremo davvero un giorno Milano o Roma sul modello di città come Oslo e Zurigo, dove la bici è compagna di vita h24? Chissà, stiamo parlando di nazioni dove la cultura di un “trasporto green” è inculcata nella mente di tutti, da tempo immemore. Ce la faremo anche noi?
Ce la faranno anche gli italiani incalliti guidatori che prendono l’auto per qualsiasi banale motivazione? Saranno in grado di uniformarsi alle grandi città europee? Staremo a vedere almeno che progressi saremo in grado di fare.
Bonus biciclette e monopattini: ce la faremo a sostenere, tutti il trasporto Green?
Monopattini, biciclette elettriche, bici a pedali: un mondo di possibilità per scegliere “mezzi di trasporto” che offrono al Paese inquinamento zero e perché no anche un notevole “sostegno” per apporre, ognuno di noi, il proprio piccolo contributo per combattere piaghe quali traffico e inquinamento. Mettici poi il fattore salute di una passeggiata in sella a una bici….Cosa stiamo aspettando? In arrivo incentivi fino a 750 euro.
Ma vediamo quali sono i criteri di adesione.
Sono state quindi definite le regole attuative per accedere al credito d’imposta. Vi accedono coloro che nel periodo dal 1° agosto al 31 dicembre 2020 hanno acquistato monopattini elettrici, biciclette elettriche o muscolari. Oppure ancora hanno comprato abbonamenti al trasporto pubblico o hanno speso soldi per servizi di mobilità elettrica in condivisione o sostenibile.
Incentivi fino a 750 euro per chi offre un concreto aiuto per migliorare traffico e inquinamento
A stabilirle è il decreto del ministero dell’Economia del 21 settembre 2021 pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» del 29 ottobre.
Il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 – si legge testualmente nella Gazzetta Ufficiale – convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, concernente «Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia. Nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19», individua le modalità per l’accesso al credito d’imposta ivi previsto. Nonché le ulteriori disposizioni ai fini del contenimento della spesa complessiva entro il limite di 5 milioni di euro per l’anno 2020″.
ll credito d’imposta spetta alle persone fisiche che, dal 1° agosto 2020 al 31 dicembre 2020, hanno consegnato per la rottamazione, contestualmente all’acquisto di un veicolo, anche usato. Quest’ultimo deve essere caratterizzato da emissioni di CO2 comprese tra 0 e 110 g/km. E ancora si fa riferimento all’acquisto di un secondo veicolo di categoria M1 rientrante tra quelli previsti dal comma 1032 dell’art. 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 145, per le spese sostenute dal 1° agosto 2020 al 31 dicembre 2020. Questo riguarda l’acquisto di monopattini elettrici, biciclette elettriche o muscolari, abbonamenti al trasporto pubblico, servizi di mobilita’ elettrica in condivisione o sostenibile.
Come accedere al bonus
Il credito d’imposta di cui al comma 1 è riconosciuto nella misura massima di 750 euro ed è utilizzato entro tre anni a decorrere dall’anno 2020. Il credito d’imposta spetta entro il limite complessivo di spesa erariale pari a 5 milioni di euro per l’anno 2020. Il credito d’imposta riconosciuto ai sensi dell’art. 3 è utilizzabile esclusivamente nella dichiarazione dei redditi in diminuzione delle imposte dovute e può essere fruito non oltre il periodo di imposta 2022.
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L’Agenzia delle entrate, qualora accerti che l’agevolazione sia in tutto o in parte non spettante, procede al recupero del relativo importo. Ciò accade secondo le disposizioni di cui all’art. 1, commi da 421 a 423 della legge 30 dicembre 2004, n. 311, come modificati, rispettivamente, dall’art. 20 del decreto legislativo 24 settembre 2015, n. 158, e dall’art. 3 del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96.
E se decidessimo, in fin dei conti, di farlo anche per noi stessi? Al di là dell’incentivo economico, sarebbe davvero un bel cambiamento di vita.