Tampon Tax, notizia meravigliosa per le donne: ecco cosa cambia

Gli assorbenti femminili potranno non saranno considerati più “beni di lusso”. La tampon tax vedrà un taglio dell’IVA. Ecco cosa sapere in merito.

Tampon Tax (AdobeStock)
Tampon Tax (AdobeStock)

Avere il ciclo non sarà considerato più un lusso. E’ questa una delle promesse che il governo guidato da Mario Draghi ha messo nero su bianco il 19 ottobre nella Manovra di Bilancio del 2022. Una piccola vittoria per tutte quelle donne che in questi anni hanno protestato per l’IVA al 22% per gli assorbenti.

La tampon tax pone una tassa sui prodotti mestruali per le donne rendendoli articoli “non essenziali”. Questa è un onere aggiuntivo per le donne che hanno il ciclo mestruale, una forma di discriminazione che rende gli articoli, cruciali per la quotidianità e l’igiene femminile, come “beni di lusso”.

Tantissime persone, in Italia e nel mondo, stanno lottando e protestando per ottenere la famigerata esenzione fiscale per i prodotti mestruali. Con l’obiettivo di garantire che tutte possano gestire i loro periodi con sicurezza e dignità, senza ricorrere a materiali non sicuri. Per fortuna, da Palazzo Chigi arriva un primo passo importante.

Tampon Tax, il governo abbassa l’IVA: dal 22% al 10%

Secondo quanto trapelato nella nota governativa, il Presidente del Consiglio Draghi ha intenzione di abbassare l’IVA sugli assorbenti femminili dal 22% al 10%. Una manovra governativa che si andrebbe a definire nella Legge di Bilancio 2022.

Questa soluzione, inoltre, è un compromesso politico arrivato dopo anni di proteste. Un risultato, seppur importante, è sempre lontano dalle tantissime richieste di donne, cooperative e associazioni che chiedevano alle istituzioni di rendere gli assorbenti beni di prima necessità e quindi di portarli al 4% di IVA.

Nonostante siamo ancora lontani dal 4% o da quel 5% che spetta ai tartufi o al caviale, possiamo considerarlo un primo passo. Almeno, dal giorno in cui avremo gli assorbenti al 10% di VA, non possiamo considerarli più come “beni di lusso”.

La Tampon Tax negli altri Paesi

L’IVA sugli assorbenti ce l’hanno tutti i Paesi. Fino a questa nuova manovra, l’Italia era considerato una delle nazioni che aveva la tampon tax più alta (22%). Ma adesso, per fortuna, le cose starebbero per cambiare, anche se siamo ancora lontani dagli standard europei.

Il divario rimane ancora importante. Basti pensare che in Scozia e in Irlanda l’IVA è stata azzerata. In Spagna, invece, è solamente del 4%, mentre nel Regno Unito è al 5%, in Francia al 5,5% e in Germania al 7%.

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Ma ci sono Paesi che sono anche peggio di noi, in termini di tasse agli assorbenti. Parlo delle percentuali esorbitanti di paesi del Nord Europa come Norvegia, Svezia e Danimarca che hanno l’IVA fissa al 25%, mentre l’Ungheria è arrivata al 27%.

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