Premio Nobel per la pace condiviso: vincono Maria Ressa e Dmitry Muratov

Grande interesse sul nome rivelato per il premio Nobel per la pace. Il Nobel per la pace condiviso è andato a Maria Ressa e Dmitry Muratov.

Maria Ressa e Dmitry Andreyevich Muratov (Getty Images)
Maria Ressa e Dmitry Andreyevich Muratov (Getty Images)

Il Premio Nobel è un’onorificenza di valore non solo mondiale ma anche storica. Chi lo riceve resterà sempre ricordato per quanto svolto. I campi di riferimento sono: Pace, Letteratura, Medicina, Fisica, Chimica ed Economia. Un premio di assoluto valore che non è fare di molti.

Un premio nato da Alfred Nobel nel lontano 1833 e che ancora oggi ha un valore inestimabile. Non deve stupire ciò dato che le varie categorie rappresentano dei punti cardini della nostra società. Negli ultimi giorni, Giorgio Parisi ha ricevuto il Nobel per la Fisica ed è una cosa che ha reso orgogliosi tutti gli italiani.

Oggi è una giornata cruciale per il Nobel per la pace. Altro grandissimo riconoscimento e che vede in lizza tantissimi nomi. Il vincitore sarà scelto tra 329 candidature e che sono tutti nomi considerati meritevoli di aspirare a tale premio. Vediamo chi ha vinto questo straordinario premio Nobel per la pace.

Premio Nobel: ecco i vincitori per il Nobel per la pace

Ci sono tantissimi nomi che potrebbero ricevere il premio Nobel per la pace. Da Greta Thunberg ai leader dell’opposizione bielorussa fino ad arrivare alle organizzazioni che combattono per la libertà di stampa. Ma ci sono altri tantissimi nomi che potrebbero arrivare al premio.

La cerimonia si tiene ad Oslo. Solo il Nobel per la pace viene consegnato nella sede della capitale norvegese. Alla fine, il Nobel per la Pace condiviso è andato a Maria Ressa e Dmitry Muratov. Un premio davvero meritato e straordinario.

Un premio assolutamente meritato per quanto svolto nell’ultimo periodo. Con il pesante arrivo della pandemia, questi sono nomi che hanno saputo far vedere tutte le qualità del caso. Non poteva esserci riconoscimento più giusto per quanto dimostrato nella loro storia e nella loro attività giornalistica. Alla fine, con il Nobel, si è raggiunto l’apice con la concreta possibilità di non essere dimenticati mai.

Chi è Maria Ressa: età, attività e Nobel per la Pace

  • Nome e cognome: Maria Ressa
  • Data di nascita: 2 ottobre 1963
  • Età: 58 anni
  • Luogo di nascita: Manila, Filippine
  • Segno zodiacale: Bilancia
  • Professione: Giornalista
  • Partner: Non disponibile

Maria Ressa è una giornalista filippina naturalizzata statunitense. È cofondatrice del sito giornalistico Rappler e ha appena vinto il premio Nobel per la pace. La sua attività giornalistica si è mossa verso una posizione critica nei confronti del presidente filippino Rodrigo Duterte e la sua politica di “esecuzioni extragiudiziarie“.

Per questo motivo, la giornalista ha subito durissimi attacchi dal presidente e degli ambienti vicini a lui. Nel 2019, al New York Times Magazine disse: “Non abbiamo fatto altro che il nostro dovere di giornalisti, eppure io ho subito undici processi nell’ultimo anno e mezzo. Ho dovuto pagare una cauzione otto volte in tre mesi. Sono stata arrestata due volte e detenuta una volta”.

Chi è Dmitry Muratov: età, attività e Nobel per la pace

  • Nome e cognome: Dmitry Andreyevich Muratov
  • Data di nascita: 30 ottobre 1961
  • Età: 59 anni
  • Luogo di nascita: Russia
  • Segno zodiacale: Scorpione
  • Professione: Giornalista
  • Partner: Non disponibile

Muratov è il secondo nome a ricevere il premio Nobel per la pace. Anche lui giornalista che ha mostrato enormi qualità soprattutto in relazioni alle battaglie per la libertà di stampa. Non solo questo argomento ma anche quelli per la violazione dei diritti umani, abuso di potere e corruzione del governo.

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La sua attività ha fatto storcere il naso a colleghi e al governo. Nella sua storia ha ricevuto numerosi premi, con la conclusione finale con il Nobel per la pace. Inoltre, ha contribuito alla creazione di un giornale “veramente critico con influenza nazionale in Russia oggi“, così lo ha definito dal Comitato per la protezione dei giornalisti.

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