Nuovo decreto: tutte le regole per discoteche, cinema e teatri

In questi giorni il governo dovrebbe varare un nuovo decreto relativo alla capienza di tante strutture. Vediamo le nuove regole che potrebbero esserci.

Draghi, nuovo decreto (GettyImages)
Draghi, nuovo decreto (GettyImages)

Altro argomento importante sul tavolo del governo è quello delle misure sulle capienze di teatri, cinema, musei, stadi e discoteche. Al momento, non si è arrivato ancora un accordo. Soprattutto sulle discoteche dato il via libera al 35% di capienza massima arrivato dal Comitato tecnico scientifico.

Situazione ancora in divenire, con delle proposte ben precise sul tavolo. Il nuovo decreto riguarderebbe le attività in zona bianca. Riaperture che saranno dettate dal principio di gradualità. Non si avrà la possibilità di avere strutture subito al 100% della capienza disponibile. Andiamo a vedere nello specifico, le idee sul tavolo proposte dal governo.

Nuovo decreto: le possibili regole da seguire

Il momento è delicato e non si vuole perdere tutto il vantaggio assunto dalla responsabilità civile e dalle vaccinazioni. A piccoli passi, si cerca di tornare alla normalità anche se alcune decisioni fanno storcere ancora il naso. Il governo, sull’argomento della capienza, ha in testa queste misure:

  • Stadi e sport: il Comitato tecnico scientifico ha suggerito una capienza massima del 75% per gli stadi all’aperto. Mentre per le strutture al chiuso un massimo del 50%. Le regole da seguire saranno le solite: Green Pass, tutti con la mascherina e piena disponibilità della struttura così da dividere bene le persone ed evitare assembramenti.
  • Cinema, teatri e concerti: Per tutte e 3 le capienze sarebbero dell’80% al chiuso e del 100% all’aperto. Per quanto riguarda i musei non ci sono limitazioni ma deve essere garantita il giusto flusso per consentire il distanziamento interpersonale, cosa che non vale per gruppi di persone conviventi. Qui, già c’è un accordo di base e il via libera delle Regioni.
  • Discoteche: Questo è l’argomento più spinoso tra tutti. È un settore chiuso ormai da anni e, attualmente, non si è arrivati ad un accordo. Le percentuali consigliate dal Cts sono 35% al chiuso e 50% all’aperto. Percentuali compresi del personale. Regole molto strette come bicchieri monouso, impianti di aerazione senza riciclo di aria, possibilità di tracciare i presenti e mascherina sempre, tranne quando si balla.

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Paletti molto ristretti che hanno fatto sbottare alcuni protagonisti. Il primo su tutti è stato Matteo Salvini che ha parlato di “presa in giro“. Ma anche i gestori e associazioni di categoria si sono detti pronti a scendere in piazza. A Draghi non resterà altro che il compito, ostico, di mettere tutti d’accordo.

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