Donatella Finocchiaro, sapete quale lavoro avrebbe potuto fare?

Attrice amatissima e dal grande successo, Donatella Finocchiaro, la cui passione per la recitazione l’ha resa nota e stimata: ma qual è l’altro lavoro che avrebbe potuto fare?

Donatella Finocchiaro, sapete quale lavoro avrebbe potuto fare?
D. Finocchiaro (fonte foto: GettyImages)

È un personaggio noto, stimato e dal grande successo, Donatella Finocchiaro, stimata attrice dalla grande fama e con una carriera ricca di traguardi: non tutti sanno che quest’ultima avrebbe anche potuto svolgere un altro lavoro se non ci fosse stata la recitazione. Ma di cosa si tratta in particolare?

Talento, bravura, grandi doti artistiche ed un percorso professionale di altissimo livello per la Finocchiaro, questi sono solo alcuni degli elementi che contraddistinguono l’attrice, apprezzata per i ruoli interpretati e i progetti importanti a cui ha preso parte nel corso della sua carriera.

Arista versatile dallo spiccato talento, sin da piccola ha mostrato una forte propensione alla recitazione, ma non tutti sanno che nei primi tempi si è divisa proprio tra tale passione ed un’altra attività.

Donatella Finocchiaro Sorelle per sempre: quella possibilità da avvocato

Volto noto ed amato della tv e del cinema, la nota ed amata Donatella Finocchiaro può dunque vantare una carriera di grande livello, con film come, per citarne solo qualcuno, Baaria, Sorelle per sempre, L’Aquila – Grandi Speranze, To Rome With Love, a cui ha preso parte.

Un percorso straordinario nato come detto dalla forte passione, ma Donatella avrebbe potuto, se le cose fossero state diverse, anche svolgere un’altra attività.

Se fin da piccola aveva infatti mostrato grandi capacità per la recitazione, va detto che dopo il diploma conseguito al liceo classico ha scelto di frequentare la facoltà di Giurisprudenza, anche sulla spinta, come spiega Donnaglamour, dei suoi genitori che avrebbero voluto diventasse avvocato.

L’attenzione, parallelamente, forte per il teatro si arricchisce di corsi di recitazione, danza e canto, fino ad arrivare al momento del debutto proprio a teatro. Come si legge su donnaglamour, nel corso del periodo in cui svolgeva il praticantato, l’attrice svolgeva anche i provini. E la passione per la recitazione ha infine avuto la meglio.

E proprio a proposito della scelta di diventare attrice, quest’ultima ne ha parlato in un’intervista di qualche tempo fa a Vanity Fair dove, tra i diversi argomenti affrontati, ha spiegato che se avesse continuato la carriera da avvocato sarebbe diventata penalista.

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In merito all’eventuale dispiacere di lasciare, ha chiarito che mentre frequentava il tirocinio in uno studio legale, si è iscritta alla scuola di teatro dello Stabile di Catania, “Non ci ho messo molto ad appassionarmi alla recitazione”.

L’attrice però, in questa stessa occasione, ha anche spiegato, si legge, rinunciare all’avvocatura è invece “stato più duro: l’idea di abbandonare una professione sicura per un salto nel vuoto mi teneva sveglia la notte. Sapevo che avrei deluso mio padre”

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