Vaccino, il report che spaventa: risultati clamorosi ma sono affidabili?

In America, un database ha segnalato tante morti dopo la somministrazione del vaccino. Vediamo i dati e se questi sono affidabili.

Vaccino, dati (AdobeStock)
Vaccino, dati (AdobeStock)

Dall’America è arrivato un rapporto che segnala alcune situazioni riguardanti il post vaccino. Come sempre, teniamo a precisare che questi sono semplici dati. Sicuramente vanno presi in considerazione ma non in senso assoluto.

Il database americano è chiamato VAERS (Vaccine Adverse Event Reporting System) che riporta, appunto, tutti i pazienti morti dopo la somministrazione del vaccino. L’ultimo aggiornamento, come riportato dal sito ilparagone.it, segnala un numero altissimo di 13.068.

Questo sistema è nato nel 1990 per rilevare possibili problemi di sicurezza nei vaccini.. Analizza e segnala possibili eventi collaterali che possono saltare fuori dopo una vaccinazione. Il sito ufficiale dice: “I rapporti Vaers da soli non possono essere utilizzati per determinare se un vaccino ha causato o contribuito a un evento avvero o una malattia”. Avvalorato dal fatto che le segnalazioni sono volontarie e quindi soggette, in qualche modo, a pregiudizi.

Vaccino: il database che non fa stare tranquilli

Dai numeri, tantissime persone sono morte dopo aver fatto il vaccino. Un dato da segnalare, riportato dal blog di Nicola Porro, è questo: “Questo dato è 65 volte più alto di quello registrato per tutti gli altri vaccini messi assieme”. Vuol dire che “la media annuale delle segnalazioni è di meno di 200 decessi. Qui dopo circa 7 mesi i morti segnalati sono 65 volte di più”.

Un dato che, messa così, sembra allarmare e che sicuramente verrà impugnato da quelli che sono sempre stati contrari al vaccino contro il Covid. A favorire tale scenario, un altro dato sempre riportato dal blog: “Facciamo la proporzione di quanti sono vaccinati in Usa e in Italia (5 volte in più): 13mila diviso 5 = 2.200 (circa).”

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Con tale risultato, in Italia ci sarebbero stati 2.200 morti connesse al vaccino mentre l’AIFA riporta meno di 500. Come si nota, i dati sono sicuramente un indicatore ma in questo caso si deve andare molto piano con le accuse. Il database, come precedentemente descritto, non indica con certezza se una persona sia deceduta per colpa del vaccino. La comunità scientifica è sempre più ferma sulla sua posizione che è quella della validità dei vaccini approvati.

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