Denise Pipitone, nuova svolta? “Ci sono 3 segnali importanti”

Nuove importanti novità riguardano il caso di Denise Pipitone. Piera Maggio e l’avvocato Giacomo Frazzitta parlano di “3 segnali importanti”. 

Denise Pipitone
Denise Pipitone

Alla vigilia dell’anniversario della scomparsa della piccola Denise Pipitone, si torna di nuovo a parlare del cado che ha sconvolto un paese. La bambina, svanita nel nulla il 1° settembre 2004 da Mazzara De Vallo, continua ad essere cercata dalla madre, Piera Maggio, che non intende smettere di lottare.

Dopo che le indagini avevano avuto una battuta d’arresto, il caso è tornato alla ribalta a maggio, anche grazie all’attenzione mediatica. In seguito ad una segnalazione di un’infermiera italiana in Russia che aveva visto una certa somiglianza tra Piera e una ragazza che cercava i suoi genitori. La ventenne sosteneva di essere stata rapita e portata in un campo rom.

Caso Pipitone, la fiducia dell’avvocato: verso la verità?

Adesso, è tornato a parlare in pubblico anche l’avvocato della famiglia, Giacomo Frazzitta. Il legale è intervenuto nella rassegna “Gli incontri del Principe” al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio. In quest’occasione è stato intervistato da un giornalista de “Il Giornale”, rivelando nuovi scenari e “3 segnali” che potrebbero far luce sul caso.

Dopo 17 anni di attesa ed indagini, finalmente si potrebbe arrivare ad una verità. Questa la speranza dell’avvocato della mamma di Denise, che si rivela fiducioso nel lavoro che sta facendo la Procura di Marsala e gli inquirenti che hanno ripreso in mano il caso. Tuttavia, “la strada sarà ancora lunga – ammette il legale – Speriamo che ci siano i presupposti per arrivare a una sentenza di colpevolezza che sveli la verità”.

Denise Pipitone, arriva la svolta decisiva? I segnali fanno sperare

Sempre l’avvocato Frazzitta si è fatto portavoce della famiglia ed ha dichiarato alla stampa che ci sono stati “tre segnali importanti forniti alla Procura nonostante la grande omertà”. Infatti, in questi anni sul caso c’è sempre stato un alone di mistero strano per un piccola paese in cui si conoscono tutti.

Piera Maggio, invece, anche lei intervenuta all’evento, è convinta che a rapire la figlia sia stato qualcuno a loro vicine. “Chi ha rapito Denise non viene da lontano – sostiene – non è persona sconosciuta che rapisce una bimba sotto casa sua”. Secondo la donna, il rapimento della piccola è stato studiato a dovere per farla soffrire e farle avere un dolore così grande.

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A conferma di questo arrivano le affermazioni dell’avvocato in cui sottolinea come quella mattina il rapitore ha preso Denise e non Salvatore, il cuginetto con cui stava giocando. “Tra Salvatore e Denise il rapitore sceglie la bambina ed è un dato che è emerso poco. Chi ha preso Denise voleva lei”.

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