Olimpiadi, record per l’Italia nonostante la gufata di un noto politico

Per l’Italia è record storico di medaglie alle Olimpiadi di Tokyo. C’è chi aveva espresso perplessità qualche giorno addietro. Chi è il gufo?

Adinolfi
Adinolfi (Google/AdobeStock)

Un record assoluto per lo sport italiano: alle Olimpiadi di Tokyo sono arrivati 37 podi. Uno in più, a giochi ancora in corso, rispetto a Los Angeles 1932 e a Roma 1960. Il tutto assume un significato ancora più importante se si pensa al valore intrinseco di alcuni traguardi storici, come quelli degli ori di Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi e dei risultati da podio di Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri.

Non tutti si aspettavano un risultato tanto eccezionale. Anzi, con le iniziali delusioni della scherma e degli sport di squadra, ci si poteva anche aspettare anche un risultato finale al di sotto delle aspettative. Tra i più pessimisti figurava di certo Mario Adinolfi, leader del partitino anti-LGBT+ Il Popolo della Famiglia. Più che paura da pessimismo analitico, la sua è parsa a molti una gufata.

Mario Adinolfi, la gufata alle Olimpiadi che nessuno gli ha perdonato

Mario Adinolfi, Olimpiadi
Mario Adinolfi, Olimpiadi

Eccolo il tweet incriminato, datato 1 agosto, quando le Olimpiadi nipponiche erano cominciate da appena una settimana. Mario Adinolfi veste i panni dell’implacabile giornalismo sportivo per tirare una stoccata, a proposito di delusioni da scherma, direttamente a Giovanni Malagò, presidente del CONI e membro a titolo individuale del CIO (Comitato Internazionale Olimpico). Un Pr, che governa lo sport italiano “con gli aperitivi”.

Adinolfi parla apertamente e senza sconti di débâcle, mentre l’Italia era sedicesima nel medagliere, alle spalle di nazioni con una tradizione sportiva meno importante o meno popolose come l’Australia. Un problema di modello sportivo, riteneva l’autore di altre polemiche un tantino pretestuose come quelle contro la scelta di Paola Egonu come portabandiera olimpica.

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Ora che per gli Azzurri è record, le sue parole ingenerose (e forse poco rispettose) sono invecchiate particolarmente male. La bufera social tra ironia e sberleffi che ne é conseguita lo ha costretto a ritrattare. «Sono felice per il record», ha twittato. «immaginarmi su un trespolo a gufare è davvero lontano dal modo in cui vivo lo sport», si è difeso. Eppure, un po’ tutti lo abbiamo immaginato proprio così.

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