Allarme per questi sughi pronti: non mangiateli, sono pericolosi

Attenzione, questi sughi pronti prodotti per un noto marchio sono pericolosi per la salute: ecco quali sono i lotti incriminati.

Sughi Pronti, allarme (AdobeStock)
Sughi Pronti, allarme (AdobeStock)

L’Italia è il paese più sicuro del mondo quando si tratta di controlli alimentari. É per questo che dobbiamo essere grati ai controlli della filiera e alla celerità e scrupolosità grazie alle quali il Ministero della Salute ha imposto il richiamo precauzionale per un lotto di sughi pronti surgelati.

Si tratta di prodotti a marchio Più Gusto la cui commercializzazione è stata bloccata per la possibile presenza di ossido di etilene in uno degli additivi impiegati nella preparazione.  La segnalazione è arrivata tempestivamente e non ci sono stati problemi per nessun cittadino. Ad ogni modo, ecco quali preparati bisogna evitare, prima che vengano ritirati dai banchi frigo.

Quali sono i sughi pronti oggetto del ritiro alimentare

I sughi pronti richiamati sono di due gusti diversi, a marchio Più Gusto. Ai 4 formaggi, nel formato della confezione da 130 grammi da 12 pezzi e in quella da 500 grammi in scatole da 10 pezzi. Il numero di lotto interessato è il L21148 con termine minimo di conservazione (Tmc) 27 Novembre 2022. Alla carbonara, anche qui nelle confezioni da 130 grammi e da 500 grammi, in scatole rispettivamente da 12 e 10 pezzi. Il numero di lotto e la scadenza sono gli stessi del precedente prodotto.

I sughi oggetto del richiamo sono stati prodotti da Koch Snc di Gojer Peter & Co a Quinto Vicentino, in provincia di Vicenza, nello stabilimento di Viale del Lavoro. L’ossido di etilene è stato rilevato nell’additivo che Unigrà Srl, il fornitore, ha adoperato come materia prima per la preparazione Bravo Crem, impiegata poi nella produzione dei sughi.

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L’additivo in questione è la farina di semi di carrube. L’ossido di etilene, anche in quantità minime, è considerato pericoloso anche dalla Commissione Europea e dalle principali agenzie per la salute. Cionondimeno è stata riscontrata la sua presenza in molti prodotti di consumo alimentare. Bisogna fare attenzione.

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