Sara Simeoni, a 68 anni acrobazie da “urlo” in TV (VIDEO)

Jury Chechi e Sara Simoni si sono divertiti a mostrare alcuni aspetti del salto in alto. Un siparietto davvero divertente.

Sara Simeoni (Twitter)
Sara Simeoni (Twitter)

Durante la trasmissione il Circolo degli anelli, programma sportivo della Rai dedicato alle Olimpiadi di Tokyo. Due atleti ospiti: Sara Simeoni e Jury Chechi hanno dato spettacolo tentando una sorta di salto in alto in studio.

Per chi non li conoscesse. Sara Simeoni è stata un’altista che ha vinto la medaglia d’oro ai giochi olimpici a Mosca 1980, Grande campionessa italiana con il primato detenuto per ben quattordici volte. Un palmares di tutto rispetto che la pone di diritto nei migliori atleti italiani.

Jury Chechi, invece, è il “signore degli anelli”. Negli anni novanta è stato il padrone degli anelli. Memorabile la vittoria con la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atlanta del 1996. Momento storico perché arrivo ben 72 anni dopo la vittoria di Francesco Martino nel 1924 a Parigi. Oltre a questo, lo conosciamo anche per le tante ospitate nei programmi televisivi.

Sara Simeoni e Jury Chechi: show in TV

Entrambi gli atleti, durante la trasmissione il circolo degli anelli, hanno dato spettacolo. All’inizio, la Simoni ha spiegato a Chechi come prepararsi al salto per poi provarlo personalmente. Nonostante l’istruttrice di eccezione, Chechi ha fatto molta difficolta ad eseguire bene il salto.

I due tentativi dell’atleta nativo di Prato, hanno fatto venire voglia anche alla Simoni che si è cimentata in una capriola. Gesto che ha avuto un effetto “spiacevole” dato che ha rotto il microfono. Ma tutto è avvenuto tra le risate generali.

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Una scenetta che molti utenti del web hanno apprezzato. Addirittura da fare una gif della capriola di Sara Simoni, che è diventata subito virale. Tale da far commentare, riportata da ilsussidiario, in questo modo: “Le gif? Ah sì sono quelle cavolatine, quelle animazioni, me la devi mandare…” Una nuova popolarità per l’ex altista che sicuramente da merito non solo all’atleta ma anche alla persona.

 

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