Emicrania, come liberarsene: la dieta consigliata dalla scienza

Combattere l’emicrania significa anche adottare una dieta bilanciata: lo dice la scienza. Ecco quali alimenti possono essere utili.

Emicrania (AdobeStock)
Emicrania (AdobeStock)

Non è semplice e comune mal di testa, bensì una vera e propria malattia invalidante in taluni casi. Soprattutto se si cronicizza. Stiamo parlando della fastidiosa emicrania. Si tratta di una tipologia di cefalea particolarmente fastidiosa. Chi ne soffre avverte sintomi quali dolore pulsante alla testa, vomito e nausea, e anche fotofobia e fonofobia.

Secondo l’accreditato Global Burden of Disease, l’emicrania è la malattia neurologica più ricorrente tra i 25 e i 40 anni. Colpisce più le donne rispetto agli uomini, ma non risparmia davvero nessuno.

Recentissima è la buona notizia di uno studio che si è preposto di elaborare una dieta che abbia ricadute positive sui fastidi incoercibili dell’emicrania, naturalmente da accompagnare ai consigli di un medico e ai farmaci. Ecco dunque quale alimento può aiutare, secondo la scienza, può supportare il contrasto alla cefalea più problematica che ci sia.

La dieta contro l’emicrania esiste

La dieta che contrasta in modo sorprendentemente efficace la fastidiosa e invalidante emicrania si deve allo studio Ramsden et al. del 2021, nel quale gli scienziati sottolineano che una dieta ricca di acidi grassi Omega 3 e Omega 6 riduce l’incidenza di questo fastidioso mal di testa.

É presto detto: Gli Omega 3 sono notoriamente presenti in grandi quantità nel pesce azzurro. Ma anche in alcune noci e semi. Per quanto riguarda gli Omega 6, questi si possono trovare invece negli oli vegetali raffinati.

La motivazione scientifica dell’effetto benefico di questi alimenti sta nelle loro naturali proprietà antidolorifiche e antinfiammatorie. Non è un caso che i farmaci usati per la cura delle forme di cefalea e anche dell’emicrania comprendano proprio farmaci con proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche.

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Va sottolineato che la cura farmacologica è insostituibile, ma i risultati dello studio comprovano che molto si può fare anche con una dieta bilanciata e ricca di Omega 3 e 6. La frequenza e soprattutto l’intensità delle cefalee, sono infatti risultate notevolmente più basse.

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