Omofobia, ragazzina difende un amico: quello che accade dopo è tragico

Omofobia, un gesto nobile le è costata una violenta aggressione: per difendere l’amico gay viene assalita dal branco.

Omofobia (AdobeStock)
Omofobia (AdobeStock)

Succede anche questo, in un Italia martoriata da casi di omofobia violenta. Una ragazza di 14 anni è stata oggetto di violente percosse da un gruppo di persone. Il branco aveva insultato e accerchiato un ragazzino, amico della vittima. La giovane aveva preso le sue difese, ed è stata travolta dalla furia dei minorenni.

L’aggressione si configura come l’ennesimo caso di violenza con sfondo omofobico. Ad essere colpite, non sono solo le persone LGBT+ ma anche coloro che prendono le loro difese. Una storia che continua a reiterarsi, insopportabilmente.

L’omofobia colpisce anche chi difende le persone LGBT+

L’episodio in questione è stato portato all’attenzione dei media in un post comparso sulla pagina Facebook dalla madre 38enne della ragazzina. Con tanto di dettagli spiacevoli e profondo rammarico per quanto accaduto riportati dall’agenzia ANSA.

Ci troviamo a Cerignola, nella provincia di Foggia. I fatti si sono verificati lo scorso mercoledì 30 giugno, nel tardo pomeriggio o prima serata. La donna ha riportato che la figlia stava passeggiando per strada con tre amici di classe. Improvvisamente l’incontro con altri ragazzini, più o meno coetanei. Poi gli insulti e le offese, con qualche spintone. «Mia figlia ha tentato di chiedere ai due di smetterla. Per tutta risposta è stata strattonata e poi presa a calci e schiaffi».

Dopo l’aggressione i membri del branco sono fuggiti. Poco dopo sono intervenuti i Carabinieri e i soccorsi medici. La 14enne avrebbe riportato alcune lesioni e ferite, ma avrebbe rifiutato la medicazione. La giovane era particolarmente scossa, così come i suoi amici.

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Al momento agli investigatori non è pervenuta alcuna denuncia formale, ma le forze dell’ordine stanno già esaminando le riprese delle telecamere di sicurezza della zona. Per accertare la dinamica dei fatti e perseguire i colpevoli. L’omofobia, se ci fosse ancora bisogno di ribadirlo, non riguardo solo le persone LGBT+, ma tutti noi.

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