La superstizione non è mai mancata agli italiani: gli Azzurri abbiano adottato un curioso rito scaramantico, da ripetere prima di ogni match.
![Azzurri (GettyImages)](https://www.chenews.it/wp-content/uploads/2021/07/Azzurri-GettyImages.jpg)
Gli Azzurri vincono perché sono una squadra. Si sente ripetere spesso questa frase quando si cerca di spiegare il successo della nazionale italiana di calcio a Euro 2020. Non ci sono fenomeni, presunti fuoriclasse o egoismi che fagocitino o imbriglino il lavoro di squadra.
Questo non implica, a quanto pare, che non si possa inavvertitamente partire con il pullman alla volta dell’esordio dei campionati europei di calcio e lasciare a terra un membro della squadra. Il segreto di una squadra che sta intessendo legami importanti è anche questo: fare di un fatto “increscioso” un rito collettivo. E scaramantico.
Gli Azzurri si dimenticano di Gianluca Vialli, ma anche questo è un loro punto di forza
Prima della partita d’esordio del campionato di calcio continentale, quella Italia – Turchia giocata allo stadio Olimpico a Roma, la clamorosa svista. Il bus che doveva condurre gli Azzurri a disputare il match, parte senza il ritardatario Gianluca Vialli, capo della delegazione italiana della Federcalcio e “gemello del goal” del CT Roberto Mancini.
Nessun risentimento. Anzi. Adesso, su proposta degli stessi Vialli e Mancini, ogni volta che il pullman della nazionale deve partire per una nuova tappa, il mezzo parte senza l’ex calciatore di Sampdoria e Juventus. Dopo poco si ferma e aspetta Vialli, lasciandolo salire a bordo all’ultimo momento.
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Un siparietto che diverte tutta la squadra, e che funge anche da rito scaramantico se si considera il travolgente risultato della partita contro i turchi. E poi di tutti gli altri match successivi (lo ricordiamo: nessuna sconfitta e solo un goal subito). Un modo come un altro per sentirsi parte di qualcosa che ci auguriamo possa fare molta strada, sportivamente e non. Naturalmente con Vialli a bordo.