Bonus Smart Working, non lascia e raddoppia: tutte le novità

Il Bonus Smart Working viene riconfermato dal nuovo Decreto Sostegni. Ci sono molte novità, tra incentivi e aiuti per allestire la postazione.

Bonus Smart Working (AdobeStock)
Bonus Smart Working (AdobeStock)

Lo smart working (ovverosia, tradotto, lavoro in remoto) è la novità più eclatante degli ultimi anni nel contesto delle relazioni lavorative. Con la pandemia, e i lockdown, è diventato un vero e proprio fenomeno di massa e sempre più persone rientrano in questa categoria.

Chiunque si accinga a cominciare il lavoro in formato smart, o chi vi si è già addentrato, dovrebbe sapere che i sostegni governativi agevolano la transizione con contributi generosi.

Il Decreto Sostegni firmato da Mario Draghi amplia la disciplina di una misura che in realtà era già presente ma della quale non si disponevano finora poche specifico. Si tratta del Bonus Smart Working. In cosa consistono gli aiuti?

Bonus Smart Working, migliora la tua postazione di lavoro

Innanzitutto, una precisazione. Anche se si lavora da casa solo per qualche giorno, e ci si reca in ufficio o nel proprio luogo per il resto del tempo, si maturano comunque i diritti del bonus. La misura è pensata per essere accessibile a chiunque a tutti coloro che lavorano principalmente da casa.

Il bonus smart working consiste in 516 euro (il doppio rispetto alla disciplina in essere fino ad ora). Questi sono spendibili per acquistare mobilio, strumenti tecnologici e informatici e accessori da postazioni per migliorare “l’ufficio domestico”. Con l’incentivo sarà dunque possibile fare propri sedie ergonomiche, scrivanie e lampade, per esempio.

L’obbiettivo dichiarato è tenere conto della salute dei lavoratori da casa, che vanno incontro a tutti i problemi legati all’eccessiva sedentarietà e alienazione sociale. Migliorare l’ambiente di lavoro significa evitare veri e propri infortuni e complicazioni.

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Il bonus entra a far parte dei cosiddetti benefit aziendali. Sono dunque pienamente equiparabili allo smartphone, automobile, computer aziendali, e vanno richiesti ai datori di lavoro dell’azienda con la quale si collabora. Una volta sbrigate le pratiche, i capi non dovranno pagare alcunché, essendo il bonus completamente coperto dallo Stato. Conviene davvero a tutti.

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