Migrante aggredito in strada: troppa sofferenza, si consuma il dramma

La furia violenta di tre ragazzi italiani ha spinto la giovane vittima, un migrante della Guinea, al suicidio. Il 23enne era stato aggredito a Ventimiglia quindici giorni fa con calci e pugni. 

Aggressione a Ventimiglia (Youtube)
Aggressione a Ventimiglia (Youtube)

Come Willy, anche il ragazzo originario della Guinea è stato vittima della violenza razzista. Il giovane migrante, non ha retto il trauma dell’aggressione avvenuta due settimane fa a Ventimiglia e si è tolto la vita questa notte. Il 23enne, si trovava in un Centro di accoglienza a Brunelleschi, a Torino. Dopo essere stato aggredito a sprangate, in strada a Ventimiglia, il ragazzo si è suicidato impiccandosi con delle lenzuola prese nella sua camera di letto.

L’aggressione a Ventimiglia e poi il suicidio

Era il 9 maggio scorso quando il ragazzo aveva avuto una piccola discussione all’interno di un alimentare nella città ligure. Ma lo scontro verbale si è trasformato in quello fisico. Tre uomini lo avevano seguito e messo con le spalle al muro, picchiandolo con violenza inaudita. Sentite le urla del giovane, diversi cittadini e passanti hanno dato l’allarme e chiamato le forze dell’ordine.

La polizia, arrivata sul posto, ha immediatamente preso i video amatoriali delle persone che hanno assistito all’aggressione e quelli delle telecamere interne di sicurezza dei negozi della zona. Nel giro di ventiquattro ore, tutti e tre gli aggressori sono stati trovati e denunciati per lesioni aggravate. Adesso, in seguito alla scelta del ragazzo di togliersi la vita, la posizione dei tre probabilmente cambia, dove presumibilmente saranno accusati di istigazione al suicidio.

I tre sono un 28enne e un 39enne di Agrigento, mentre un 44enne di Reggio Calabria. Tutti residenti a Ventimiglia. Inoltre, nelle ore successive, il video amatoriale era stato pubblicato sui social, facendo il giro del web in pochissimo tempo.

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Il giovane ragazzo, subito dopo l’aggressione, era stato portato immediatamente all’ospedale di Bordighera a causa della furia animalesca dei tre che, senza via di fuga, gli hanno riservato calci e pugni, sia sull’addome che in testa, oltre a continue e ripetute sprangate. Dopo essere stato dimesso, il ragazzo è tornato al Centro di Torino, dove questa notte ha deciso di togliersi la vita.

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