Dramma nel calcio: è morto uno dei protagonisti di Italia-Brasile del ’94

Il calcio è in lutto per l’improvvisa morte di Sandor Puhl, il noto arbitro aveva diretto la finale Mondiale Italia-Brasile del 1994.

Calcio, Italia-Brasile '94 (GettyImages)
Calcio, Italia-Brasile ’94 (GettyImages)

Il calcio ha sempre animato sentimenti particolari nel nostro paese. Ci sono alcune partite che sono entrate inevitabilmente nella storia di questa nazione. Alcune in maniera positiva e altre in maniera negativa. In particolare tutti ricordano quel famoso Italia-Brasile del ’94.

La nostra Nazionale arrivò a quell’appuntamento dopo una cavalcata trionfale, guidata da quello che era considerato in quel momento il calciatore più forte del mondo: Roberto Baggio. Un artista del pallone che in quegli anni faceva innamorare tutti gli amanti del calcio.

Il suo nome fu legato più volte al calcio italiano

Proprio Roberto Baggio però visse una vigilia molto complicata prima di quella finale, afflitto da problemi fisici che misero in dubbio la sua presenza. Alla fine però scese ugualmente in campo e giocò l’intera gara rendendosi protagonista, a sprazzi, di giocate sontuose.

Purtroppo però l’avventura del Divin Codino a quel Mondiale si concluse in malo modo, con l’errore dal dischetto che ci costò il titolo di campione del mondo che poi vincemmo 12 anni dopo. Quella partita fu arbitrata dall’ungherese Sandor Puhl. Oggi purtroppo è arrivata la notizia della sua dipartita. Ad annunciarlo è stata la federazione calcio del suo paese. Aveva solo 65 anni.

Considerato uno dei migliori arbitri di sempre, negli anni ha visto spesso il suo destrino intrecciato all’Italia. Diresse infatti anche la nostra Nazionale nel 1994 contro la Spagna non vedendo una palese gomitata di Tassotti ai danni di Luis Enrique che ci sarebbe costata un rigore contro e un espulsione.

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Negli anni però ha diretto anche la finale di Coppa UEFA tra Borussia e Juventus della stagione 1992-1993 e il remake della stessa partita però in Coppa Campioni nella stagione 1996-1997. In quest’ultima fu pesantemente contestato dal popolo bianconero che lamentò due calci di rigore non visti.

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