Sono colpevoli di aver fatto riparare i clienti dalla pioggia: inaccettabili chiusure e multe ai ristoratori

I ristoratori sono i soggetti martoriati dalla pandemia. Ora sono sul piede di guerra perché vogliono più certezze dal governo.

Governo: misure restrittive contro i ristoratori (GettyImages)
Governo: misure restrittive contro i ristoratori (GettyImages)

La pandemia ha causato un vero e proprio disastro su più livelli. Il Governo cerca di fare il possibile ma non sempre ci riesce. Ora le recenti riaperture hanno portato dei forti interrogativi palesati dopo alcuni eventi.

E sembra che il Governo sia sempre severo con il mondo della ristorazione. Proprio nei primi giorni di riapertura, con la zona gialla, il tempo non è stato molto benevolo. portato sia incertezza su come intervenire per i ristoratori e sia delle misure inaspettate applicate dal governo.

Governo: le misure che fanno storcere il naso

I vari racconti di ristoratori sono al limite del surreale. E se da un lato i ristoratori hanno cercato di fare il possibile dall’altro chi vigilava ha usato il pugno duro con delle sanzioni pesantissime. Come, ad esempio, alla trattoria La Molinara di Verona che è stata sanzionata con una multa di 400 euro più la chiusura per 5 giorni. Il motivo? Aver permesso di far riparare i clienti che stavano consumando all’esterno ma che non potevano continuare perché era arrivata una fortissima pioggia.

Questo non è un caso isolato. Ancora in Veneto, a Padova, altri ristorati hanno subito la stessa sorte per lo stesso motivo. Da qui è arrivata la reazione da parte dell’Appe, associazione provinciale dei pubblici esercizi, che si è personalmente al prefetto di Padova. L’associazione ha chiesto lumi su come comportarsi in situazioni del genere, con un evento improvviso. L’unica soluzione, continuano, sarebbe di continuare il servizio all’interno così da evitare ogni problema.

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Dalla Prefettura è arrivata una risposta che ha fatto storcere un po’ il naso. Questo perché hanno parlato di regole che, in questo caso non esistono, e che si deve valutare “caso per caso“. Come si evince, il Governo dovrebbe chiarire meglio tutto questo, per evitare ancora più rogne da parte dei ristoratori.

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