Cassano, ancora all’attacco: si scaglia contro un allenatore italiano

Antonio Cassano continua la sua battaglia contro l’Inter e, soprattutto, Antonio Conte. Anche ieri a Bobo Tv ha sparato a zero.

Antonio Cassano (GettyImages)
Antonio Cassano (GettyImages)

La stagione calcistica non è ancora finita ma il verdetto più importante è arrivato. L’Inter si è laureata per la diciannovesima volta campione d’Italia grazie al pareggio dell’Atalanta a Reggio Emilia. I più critici hanno fatto i complimenti per il dominio dell’Inter in questa stagione ma restano ancora quelli che criticano aspramente. Uno su tutti è Antonio Cassano.

L’ex calciatore barese, anche ieri su Bobo Tv in diretta su Twitch, ha criticato aspramente Antonio Conte. La sua battaglia è ormai puntuale in quella trasmissione e neanche la vittoria dello scudetto ha ammorbidito la posizione del talento di Bari vecchia.

Cassano vs Conte: una diatriba che parte da lontano

Nella trasmissione di Vieri, Cassano, dopo i complimenti di rito, ha iniziato a sottolineare molti demeriti della squadra di Conte. Uno su questo è che la vittoria sia arrivata soprattutto per i tanti demeriti di Juventus e Milan. Altro punto è che lui considera come uomo scudetto Eriksen, e non Lukaku, che è stato uno dei punti complessi della gestione Conte. Il danese è sempre stato ai margini, fino alla sfida contro la Lazio in cui è diventato titolare complice anche una forma fisica di Vidal non proprio al top. Ma in quel caso i meriti del tecnico di Lecce sono tanti, fare di necessità virtù non è da tutti.

Altro punto caldo per Cassano è il gioco della squadra nerazzurra, a suo dire noioso. Secondo lui sarebbe troppo banale, che ti permette di vincere in Italia ma non in Europa. Mettendo il dito nella piaga sulle sconfitte seguite dal tecnico di Lecce, in Europa.

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Probabilmente il discorso di Cassano è troppo miope per la particolare stagione che si è vissuta. Non tiene conto delle squadre tenute in mano da Conte. Ed è certo che la sua presa di posizione parta da molto lontano. Tutto parte, dal lontano 2012, quando Cassano definì come dei soldatini i giocatori della Juve allenata proprio da Conte e il mister bianconero gli diede del chiacchierone.

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