Vecchie Lire: un piccolo gioiello che oggi vale una fortuna

Le monete rare sono sempre all’ordine del giorno. Ormai tutti viviamo nella speranza di aver da qualche parte una moneta dal grande valore.

La numismatica è da sempre intenta a studiare scientificamente una moneta e la sua storia. Questa approfondisce vari contesti della medaglia, dalla forma fino al punto di vista economico. Proprio questo è oggetto principale del nostro articolo.

I collezionisti sono sempre alla ricerca di monete che gli permettere di avere un tesoro, non solo economico, nella propria collezione. Uno spicciolo che è stata coniata nell’immediato dopoguerra e che oggi può valere tanto. Queste per storia e tradizione sono sempre delle prede attuali per i collezionisti di monete.

La moneta del dopoguerra che potrebbe rendervi felici

Moneta lira arancia (Adobe Stock)
Moneta lira arancia (Adobe Stock)

La moneta protagonista è la lira del 1947, fatta di alluminio ed è definita come Italma. Sono quelle del 1947 ad essere rarissime perché prodotte solo in un numero di 12 mila esemplari. Produzione che è andata avanti fino al 1950 e che poi passò la mano alla piccolissima lira del 1951.

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La lira “Arancia” pesava 1,25 grammi con una circonferenza di 21,6 millimetri. Da pochi anni quella più rara e con un valore molto alto è proprio quella del 1947, solo seguita da quella del 1946. Questa moneta è caratterizzata da un contorno liscio con la scritta Repubblica Italiana che forma un arco sulla parte frontale della moneta, attorno alla donna raffigurata con in testa delle spighe. In basso si trovano il nome dell’autore Romagnoli e le iniziali di chi ha inciso la medaglia P.G. Inc. Sul lato posteriore si trova un’arancia con le sue foglie e il ramo. Poco sotto il valore, il simbolo della zecca di stato e la data di nascita.

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