Ddl Zan, cos’è e perché sta creando tutte queste polemiche?

Il ddl Zan fa molto parlare di sé. Andiamo a vedere nel dettaglio però cosa regolamenta la legge più discussa del momento.

Montecitorio (GettyImages)
Montecitorio (GettyImages)

Il ddl Zan sta creando polemiche e una profonda spaccatura nella maggioranza tra i partiti di destra e quella di centro sinistra. Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia (che però è all’opposizione) non vogliono che questa legge passi. Di parere opposto invece PD, Movimento 5 Stelle e Leu.

La legge in questione è stata presentata da Alessandro Zan, deputato del PD. In particolare questa nuova norma dovrebbe regolamentare i reati e le conseguenti pene per chi si rende protagonista di discriminazioni su sesso e genere. La polemica è apertissima. I partiti di destra hanno anche attaccato Fedez e Chiara Ferragni per essersi schierati apertamente a favore del ddl.

Ddl Zan, di cosa stiamo parlando?

Il ddl Zan prevede una pena che va da 6mila euro sino alla reclusione (per una durata massima di 18 mesi) per coloro i quali commettono atti discriminatori sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere, sul sesso o sulla disabilità. Tali pene si inaspriscono con il carcere da 6 mesi a 4 anni per chi invece si macchia materialmente di violenza nei confronti di queste persone o induce terzi a farlo o promuove associazioni di questo genere.

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Nel ddl Zan è prevista anche l’istituzione della giornata contro l’omofobia che si celebrerà il 17 maggio. Inoltre verranno stanziati circa 4 milioni di euro per i centri che assistono le vittime di reati di odio e discriminazione. La discussione in senato di tale legge è stata calendarizzata a novembre. La Camera ha già approvato il testo, ma è guerra aperta tra destra e sinistra su questo provvedimento. Nella diatriba sono finiti anche diversi volti noti del mondo dello spettacolo come ad esempio Fedez, protagonista della polemica del concertone del primo maggio.

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