Ragazza ricoverata in ospedale, il gesto brutale del portantino

Incredibile cosa è accaduta ad una povera ragazza ricoverata in ospedale. Un portantino ha compiuto su di lei un gesto orribile.

Ragazza violentata - immagini di repertorio (Google Images)
Ragazza violentata – immagini di repertorio (Google Images)

Incredibile quanto accaduto ad Enna, dove un portantino dell’Asp è stato arrestato per aver compiuto un gesto ignobile e brutale su una paziente. Una storia davvero molto triste e che ci lascia sconcertati visto che la povera ragazza ha subito tutto questo in un momento di massima vulnerabilità, quando non si poteva difendere.

Il portantino, infatti, l’avrebbe violentata mentre era ricoverata in ospedale. L’uomo ha approfittato della sua condizione vulnerabile per approfittare di lei. Ora fortunatamente è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale e tentata violenza privata. Secondo una prima ricostruzione, infatti, l’aguzzino dopo aver approfittato sessualmente della ragazza l’avrebbe anche minacciata.

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Lo spregevole motivo delle minacce alla ragazza

I medici del reparto avevano fatto una segnalazione e subito gli inquirenti si sono concentrati sul portantino. A quel punto gli investigatori come prima cosa hanno cercato di sentire la ragazza provando a ricostruire tutto quanto accaduto. Subito sono venuti fuori degli elementi oggettivi che hanno permesso l’arresto dell’uomo.

Non contento a quanto pare dopo aver violentato la giovane, il portantino l’avrebbe anche minacciata. Il suo obiettivo era quello che la donna, spaventata, avrebbe ritrattato tutto così da non essere incastrato. Un episodio davvero orrendo sotto tutti i punti di vista, che dimostra ancora una volta quanto possa essere “nero” l’animo umano in alcuni frangenti.

La povera ragazza era ricoverata e vedeva nel portantino una persona alla quale affidarsi per stare meglio. Invece l’uomo ha approfittato della sua posizione per violentarla. Questo però è un caso isolato che non rende onore alle migliaia di infermieri che ogni giorno danno l’anima in ospedale per curare i pazienti. Specie in questo particolare periodo di covid.

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