L’Istituto superiore di sanità controlla i dati per i cambi di colore delle regioni

Nuovo controllo dell’Iss dei dati per effettuare cambio di colori tra le regioni. Persiste l’argomentazione di un nuovo lockdown.

Covid Italia: le cinque regioni che rischiano il lockdown prima di tutte

Anche l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha iniziato a prendere atto dei nuovi dati riguardo i contagi per regione, che porterà a breve certamente al decreto di nuovi colori delle regioni.

Sembrerebbe che dopo le nuove consultazioni, dove alcune regioni erano in pericolo zona rossa, ad oggi nessuna regione invece sia stata inserita nella più grave delle ipotesi.

Un peggioramento di situazione potrebbe esserci solo per Emilia Romagna e Lombardia che potrebbero passare dalla zona gialla alla zona arancione, che si andrebbero ad aggiungere ad Abruzzo, Liguria, Toscana, Sicilia, Umbria, Provincia Autonoma di Bolzano e Provincia autonoma di Trento (quindi l’intero Trentino Alto Adige).

Di queste però tutte passerebbero in zona gialla, ma come le prime due anche Umbria e Liguria andrebbero in arancione.

Dubbi invece per il Lazio, il quale dovrebbe restare in zona gialla, ma bisognerà aspettare i valori ed i dati degli ultimi giorni per decidere.

Solo l’Abruzzo invece rischierebbe la zona rossa, ma al momento sono sotto monitoraggio, anche qui, i dati complessivi.

Una situazione dunque estremamente delicata che potrebbe portare dei cambiamenti sostanziali.

L’Istituto superiore di sanità controlla i dati per i cambi di colore delle regioni

Intanto nei giorni scorsi il virologi Crisanti ha espresso la sua profonda paura per la variante inglese covid:

“La variante inglese in 15 giorni passa dal 10 per cento tranquillamente al 60-70 per cento con le conseguenze che abbiamo visto in Inghilterra con più di 2mila morti al giorno. Bisogna mettersi una cosa in testa: finché non controlliamo il virus, la realtà è questa e bisogna mettersi l’anima in pace”.

È d’accordo inoltre con il pensiero del collega Ricciardi, il quale aveva anch’egli espresso la sua preoccupazione per l’aumento dei contagi e delle terapie intensive in molte regioni d’Italia e valutato l’ipotesi di un nuovo lockdown totale da attuare al più presto.

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