Nuova divisione zone a partire da fine Febbraio: nuovi colori per le regioni

La divisione sarà effettuata sulla base dei nuovi dati regionali: 6 in zona arancio, 2 in zona rossa ed una in zona bianca, le altre gialle.

Nuova regolamentazione delle regioni a partire dal 19 febbraio: tornano i nuovi colori, con zone più a rischio e zone quasi fuori pericolo.

In zona gialla resteranno 15 regioni, quelle meno a rischio al momento, poi ne dovrebbero ritornare 6 in zona arancione: Lazio, Marche, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Piemonte, ma non è da escludere anche il colore arancio per la Lombardia, al momento in bilico con il giallo.

Tornerà purtroppo anche la zona rossa per due regioni, dopo che non era stata presente in nessuna parte d’Italia da dopo le vacanze natalizie che saranno Abruzzo e Umbria.

L’unica regione invece salva e in ottime condizioni al momento sembrerebbe la Valle D’Aosta, che è stata catalogata in zona Bianca.

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Nuova divisione zone a partire da fine Febbraio: nuovi colori per le regioni

Intanto in Lombardia il Presidente della Regione Attilio Fontana ha decretato la zona rossa in quattro comuni a partire da oggi proprio per contrastare la diffusione delle varianti.

Si tratta dei comuni di Bollate (Milano), Castrezzato (Brescia), Mede (Pavia) e Viggiù (Varese) per il quale il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha deciso di far scattare la zona rossa da oggi alle ore 18.00.

Fontana ha anche indetto la chiusura delle scuole primarie, secondarie e superiori ed è stata dunque interdetta la presenza alle lezioni, che proseguiranno solo in remoto.

La paura di una nuova chiusura regionale è tanta, con un aumento di contagi in questi ultimi giorni del 20% che hanno portato un passaggio da zona gialla a zona arancione.

Il sentore di un nuovo lockdown nazionale è intanto stato annunciato anche dal virologo Crisanti che aveva dichiarato:

“La variante inglese in 15 giorni passa dal 10 per cento tranquillamente al 60-70 per cento con le conseguenze che abbiamo visto in Inghilterra con più di 2mila morti al giorno. Bisogna mettersi una cosa in testa: finché non controlliamo il virus, la realtà è questa e bisogna mettersi l’anima in pace”.

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