Gli invisibili che vivono per le strade: i clochard, tra cui Daniele, padre di famiglia

Daniele ora lascerà il suo giaciglio di fortuna in un parcheggio fortuito, andrà alla “Casa dei padri separati”.

La storia di uno dei tanti invisibili della notte, coloro che non hanno più una vita normale e devono arrabattarsi cercando di andare avanti come possono.

I clochard che vivono nelle strade delle nostre città, che magari con l’arrivo della pandemia hanno perso il lavoro, o la casa ed ora non hanno un posto dove andare, dove ad accoglierli vi è solo un marciapiede.

Tra di loro vi è Daniele, senzatetto di Torino, con una ex moglie e due figli a carico.

Daniele ha un lavoro, un suo stipendio, ma non riesce a mantenersi con esso dal 2017, quando a divorzio compiuto con la moglie è stato costretto dal giudice a pagare un mantenimento ai figli di 650 euro mensili.

Gli invisibili che vivono per le strade: i clochard, tra cui Daniele, padre di famiglia

Ora Daniele finalmente lascerà il suo freddo giaciglio in un parcheggio, accanto al supermercato dove la notte riposa.

Andrà alla “Casa dei padri separati” dove l’aiuteranno a ricostruire la propria vita, quella vita che da tempo ormai non ha più uno spiraglio di luce.

Quel mantenimento dei figli, cosi difficile da portare a compimento, ma cosi importante per lui: “Non ho mai mancato un mese perché sono disposto a fare sacrifici per i miei figli, ma in questo momento ho bisogno di aiuto perché non ce la faccio più”.

Per lui i figli infatti sono più importanti del suo stesso benessere, della sua salute, della sua stessa vita.

Il parcheggio è tetro e ampio, riempito solo dalle macchine di coloro che passano al supermercato per fare spesa e comprare oggetti di prima necessità:

“Dormo qui dal 2 di febbraio, fa troppo freddo e stanotte ho avuto paura di morire. Sono contento che da oggi non dormirò più qui”.

Daniele ora avrà un motivo in più per ricostruire la sua vita, per ricominciare daccapo.

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