Gli affari regionali, affare di Mariastella Gelmini

Alla corte di un Presidente del Consiglio, dopo 9 anni di assenza torna Maria Stella Gelmini. Fu ministro dell’istruzione tra il 2008 e il 2011 nel governo Berlusconi 

Carta d’identità di Maria Stella Gelmini: età e titolo di studi

  • Nome: Maria Stella Gelmini
  • Ministero: Ministra per gli affari regionali e le autonomie
  • Partito: Forza Italia
  • Data di nascita: 1 luglio 1973
  • Luogo di nascita: Leno (Brescia)
  • Età: 47 anni
  • Famiglia: Sposato e divorziata, 1 figlia
  • Professione: Politica
  • Titolo di studi: Laurea in Giurisprudenza
  • Account social: https://www.facebook.com/MariastellaGelmini

Maria Stella Gelmini, ancora nelle istituzioni dopo la contestata riforma

Maria Stella Gelmini è stata uno dei volti più contestati di quel governo Berlusconi, Fu autore della riforma dell’istruzione più contestata a umana memoria, eppure qualcuno la ringrazia per aver salvato l’Università dal ladrocinio a cui era stata esposta. Ora torna per coordinare il rapporto stato-regioni, in un paese in cui 15 regioni su 20 sono a guida di centrodestra e fino ad oggi tutte le cariche di coordinamento erano di centrosinistra.

Quella della Gelmini, fu una riforma con esiti devastanti per il mondo della scuola. Ci furono tagli per 8 miliardi di euro e riduzione dell’organico per 130 mila unità tra insegnanti e personale ATA, soppressione della scuole sottodimensionate e accorpamento degli istituti con meno di 500 iscritti, il depotenziamento dei Centro di istruzione per gli adulti, con gravi problemi per le famiglie, per la gestione e la funzionalità del sistema scolastico.

Gelmini alle prese con il coordinamento con le regioni

Non ha scaldato i cuori il nome di Maria Stella Gelmini, eppure è stata una scelta da molti tecnici condivisa. Come spesso accade, si pagano errori del passato. Ma la ministra, oltre a vantare una grande competenza amministrativa, è stata la coordinatrice di Forza Italia in questi anni difficili.

Ora a una pontiera del centrodestra il compito di tenere saldo il rapporto con le regioni, comunque per la maggior parte espressione di quella parte dell’emiciclo.

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Gelmini: vita privata, il matrimonio, la figlia Emma

Nel pieno stile comunicativo di Forza Italia, anche Gelmini si racconta abbastanza sui social network. Lei, avvocato con una figlia, Emma, non nasconde il suo forte legame. Gelmini è figlia della politica, i suoi genitori, Wanda e Italo Gelmini sono appartenuti all’utlima stagione della Democrazia Cristiana.

Chissà se la Ministra però ha sempre voluto essere uno dei più importanti politici dello schieramento forzista. Dai raccolti della sua vita ne esce una appassionata danzatrice, ha infatti per molti anni di gioventù praticato il ballo. Certo è che lei un posto come “prima” nella sua vita privata se lo è conquistata. Fece molto scalpore, all’epoca delle sue nozze con Giorgio Patelli, la decisione di celebrarle durante il suo periodo in carica all’istruzione. Fu la prima, e a oggi unica.

Alla Gelmini va riconosciuta la barra dritta in una vita piena di contraddizioni. Dalle ‘gentili’ allusioni di Dj Francesco rilasciate a Il Giornale, quando il figlio del tastierista dei Pooh Roby Facchinetti, confessò: “A me Mariastella piace di brutto. Sarà per quell’occhiale serioso, sarà che ha tutta questa voglia di riforme…” Intervistata da Il Giornale, Mariastella Gelmini avrebbe risposto: “In effetti sono un po’ fissata con le riforme. Ma non oserei mai riformare Dj Francesco.”. Fino alla difficile scelta familiare, in occasione della riforma della scuola, che la vide duramente scontrarsi con sua sorella docente e rappresentante CGIL.

Tra le tante uscite pubbliche: una grande gaffe di Maria Stella Gelmini

Fu una grande gaffe quella che partì dal Miur. Una disgraziata uscita che costò il posto a Massimo Zennaro, all’epoca portavoce del Ministro.

Le dimissioni di Zennaro arrivarono dopo la gaffe sul ribattezzato “tunnel Gelmini“, in coda alle polemiche sorte in seguito al comunicato del ministero sull’esperimento del Cern in cui si faceva riferimento ad un fantomatico “tunnel” tra i laboratori svizzeri del Cern ed il laboratorio del Gran Sasso, all’interno del quale si sarebbe svolto l’esperimento.

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