Il Governo Draghi ha giurato, al via il primo mandato dell’ex numero di Bce

Tra vecchi nomi e riconferme, ecco che è pronto il nuovo esecutivo: il governo Draghi ha giurato. 

Anche senza la famosa foto di gruppo, fatta questa volta in chiave pandemica, il primo Governo Draghi ha preso vita. Tra pontieri, tecnici, ritorni e consuetudini, l’ex numero di Bce ha costruito la sua squadra.

Particolarmente significativi sono i nomi di Giorgetti (Lega), Patuanelli (Movimento cinque stelle), Brunetta (Forza Italia) e l’immarcescibile Franceschini (Partito Democratico). Sono loro i veri costruttori di questo esecutivo, i pontieri che hanno potuto mettere insieme le anime più moderate di posizionamenti così differenti.

Poi le riconferme di Bonetti, Speranza, Lamorgese, Guerini, D’Inca, Dadone anche se in posizione differente, Di Maio, unico presente in questa legislatura tre volte. Ed infine i grandi ritorni, quelli di Carfagna e Gelmini in quota forzista, Erika Stefani della Lega ed Andrea Orlando dalle fila del PD.

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Il Governo Draghi ha giurato, al via il primo mandato dell’ex numero di Bce. Presentati oggi i migliori

Lo avevano raccontato come il governo dei migliori. Draghi lo ha scelto, e oggi li abbiamo visti mentre a passo saldo giuravano su un nuovo esecutivo. Ecco allora fare l’esordio sulla scena politica italiana, Vittorio Colao, Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Marta Cartabia, nuova titolare della giustizia, Daniele Franco, Ministro dell’economia e delle finanze, Enrico Giovannini (per lui un ritorno), che sarà a capo dei trasporti, mentre i due ministri della formazione saranno affidati a Patrizio Bianchi, Ministro dell’istruzione, e Cristina Messa, alla guida dell’università. Sempre un tecnico a capo del Ministro voluto da Grillo e scritto da Draghi, quello per la transizione ecologica, che vedrà a capo Roberto Cingolani.

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