Assoluzione per Alex Schwazer: le urine incriminate erano state alterate

La sentenza dice “archiviazione per non aver commesso il fatto”! Finalmente una liberazione per il campione di marcia.

Alex Schwazer è stato definitivamente assolto dall’accusa di doping dal Tribunale di Bolzano.

La sentenza dice “archiviazione per non aver commesso il fatto”! Una liberazione agognata da un giudizio che prosegue da quasi 5 anni.

“Il Gip ritiene accertato con alto grado di credibilità razionale che i campioni di urina prelevati ad Alex Schwazer il primo gennaio 2016 siano stati alterati allo scopo di farli risultare positivi, e dunque di ottenere la squalifica e il discredito dell’atleta, come pure del suo allenatore Sandro Donati. Esistono forti evidenze del fatto che nel tentativo di impedire l’accertamento del predetto reato siano stati commessi una serie di reati”.

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Assoluzione per Alex Schwazer: le urine incriminate erano state alterate, ora è di nuovo riabilitato!

La situazione incriminante per il marciatore azzurro vincitore dell’Oro a Pechino 2008 nei 50 km di marcia riguardava le accuse di presunto doping infertegli nel 2016

“La concentrazione del Dna nelle urine non corrisponde a una fisiologia umana”, questa la conclusiva e perentoria analisi della Procura di Bolzano.

Il ‘caso Schwazer 2′ ha avuto parecchi punti poco chiari fin da subito e ha visto coinvolte, come già anticipato, anche l’agenzia mondiale antidoping (Wada), la federazione mondiale di atletica leggera (World Athletics, ex Iaaf) e il laboratorio antidoping di Colonia: proprio nelle stanze tedesche le provette del controllo incriminato sono rimaste dal 2 gennaio 2016 fino al febbraio 2018 quando, a fatica, sono state consegnate alle autorità italiane incaricate del prelievo.

L’archiviazione non permetterà a Schwarzer di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo visto la squalifica del TAS di Losanna fino al 2024 ma non è detto che l’atleta altoatesino non posso impugnare  la sentenza davanti alla Corte Federale Svizzera.

 

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