Una grave forma di tumore, in pochissimo tempo l’ha consumato. Aveva scoperto da poco di essere malato, ma questo no l’ha fermato. Chick Corea se ne è andato a 79 anni, dopo aver combattuto il tempo che la maledetta malattia gli aveva concesso. Il pianista, icona del jazz, famoso in tutto il mondo per le straordinarie doti musicali, per la capacità di evolversi ed evolvere il proprio contesto musicale continuamente, e per le numerosissime collaborazioni con i più grandi rappresentanti del panorama musicale mondiale.

Di origini italiane, all’anagrafe era Antonio Armando Corea, nel corso degli anni sessanta ha iniziato una carriera straordinaria che in pochi anni lo proietta come uno dei maggiori esponenti della musica mondiale. Il tuor artistico tra i vari generi musicali fino ad arrivare ad una propria concezione ad una propria impronta ad un proprio originalissimo stile che quasi, ad un certo punto, poteva essere considerato uno stile a se. Corea collabora con i più grandi, da Herbie Hancock a Gary Burton e Michael Brecker passando per Bobby McFerrinPat Metheny.

LEGGI ANCHE >>> Un malore mentre aiutava gli altri: Cesare è morto cosi

LEGGI ANCHE >>> Clochard trovato morto all’esterno di un bar: la strage continua

La sua vita tra jazz e magia: Miles Davis e Pino Daniele

L’incontro che gli cambia la vita è quello con Miles Davis. Secondo Corea, collaborare con Davis ha rappresentato completare quella formazione che a lui mancava per compiere il salto definitivo, per aggiungere qualcosa alla sua carriera ed al suo percorso che prima, irrimediabilmente mancava. L’incredibile collezione di Grammy ricevuti nel corso della sua carriera rappresentano il giusto riconoscimento per un contributo alla musica mondiale, realisticamente determinante.

La sua presenza in Italia, l’Umbria Jazz, i concerti in giro per il paese e l’amicizia con Pino Daniele, con il quale collaborerà in alcune occasioni e di cui conserverà sempre un grandissimo ricordo.