Il Governo Draghi si fa i grillini hanno detto si: occhio ai colori dell’emergenza

Il Governo Draghi ha avuto il lasciapassare da parte degli elettori cinque stelle. Ora si passa di nuovo dal Colle e poi la fiducia.

"Vostro padre è morto", ma nella bara c'è un altro uomo
Corridoio ospedaliero (Fonte foto: web)

I grillini hanno detto si e il Governo si farà. Tutto il paese in attesa di conoscere la decisione di poche migliaia di iscritti al movimento cinque stelle per capire se il Governo Draghi quello della rinascita per intenderci, si fa oppure no. Nel frattempo Alessandro Di Battista, grillino della prima ora, duro e puro ha lasciato il movimento dopo la scelta di appoggiare Draghi insieme a Berlusconi e Salvini. I grillini, insomma, hanno detto di si proprio a tutti, tranne che, qualcuno lo ricorderà, al povero Pier Luigi Bersani. Prima o poi qualcuno ci spiegherà anche questo.

A questo punto Mario Draghi dovrebbe salire al Colle, per accettare definitivamente l’incarico, sciogliere insomma la riserva e compilare la lista dei ministri che ritiene, insieme sempre al gradimento dei partiti interessati, più opportuni per i vari ministeri. Pare si vada verso un ragionamento del tipo, tecnici per i ministeri forti, politici per quelli meno decisivi, per farla breve. Si attende insomma la lista e si faranno le valutazioni del caso.

Bollettino del 12 febbraio: tutti i numeri de contagio

I nuovi positivi sono 13.908 su 305.619 tamponi processati. I decessi nelle ultime 24 ore sono 316. Calano ricoveri ordinari (- 206, ora 18.736) e terapie intensive (-31, ora 2.095). Il tasso positività scende al 4,5%

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Il Governo Draghi si fa i grillini hanno detto si: alcune regioni potrebbero cambiare colore

L’indice del contagio intanto aumenta, ed alcune regioni potrebbero cambiare colore nei prossimi giorni, su tutte occhio a Toscana, Umbria e Bolzano come provincia autonoma. In quei territori i numeri non sembrano essere rassicuranti e quindi molto probabilmente si andrà verso misure di contenimento del contagio. Bisognerà attendere dunque, le prossime decisioni.

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