“Se l’è cercata”, l’ultimo inquietante messaggio dell’ex di Sonia prima di ucciderla

L’omicidio di Sonia Di Maggio con nuovi macabri dettagli riguardo gli ultimi messaggi inviati dall’ex fidanzato Canfora.

“Siete due morti che camminano!”, le ultime deliranti parole di Salvatore Canfora, ex fidanzato ed omicida di Sonia Di Maggio di 29 anni, morta assassinata dallo stesso, accoltellata in pieno giorno a Lecce.

Un messaggio di morte inviato a Sonia e Francesco, il nuovo fidanzato, sul quale i due non avevano fatto molto caso. Ma da quel messaggio Canfora è passato ai fatti, viaggiando dalla Campania alla Puglia, trovando Sonia ed accoltellandola per 20 volte.

L’omicida poi voleva fuggire e tornare verso la Campania, ma preoccupato di essere rintracciato, si era nascosto per una notte dalla ricerca della forze dell’ordine, ma venne rintracciato ed arrestato.

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“Se l’è cercata”, l’ultimo inquietante messaggio dell’ex di Sonia prima di ucciderla, arrestato per omicidio volontario

L’assassino parlando con gli inquirenti avrebbe anche detto che se avesse trovato Francesco si sarebbe scagliato anche contro di lui, uccidendolo. Questo perché nella sua mente Sonia non era di nessun altro, ma era qualcosa che gli apparteneva, come un suo oggetto personale.

Come si dice solitamente in casi tragici come questo: “Se l’era cercata”. E Canfora non era nuovo a vicende di questo genere, infatti più volte aveva aggredito la ragazza maltrattandola e lasciandogli ferite profonde fisiche e psicologiche, tra cui anche una cicatrice sul volto.

Maltrattamenti che a dire di Canfora dovevano esprimere amore, ma delineavano solo un gioco perverso e folle di una persona pericolosa, nascosta dietro il sentimento e che sapeva solo vedere Sonia come un qualcosa di sua proprietà, un oggetto di cui poi disfarsi, qualcosa che lui commentava con l’appellativo sconcertant: ” Roba mia…”.

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