Governo Draghi: sarà tecnico o politico? Da Panetta a Conte, tutti gli uomini del Presidente

E’ proprio il caso di dire tutti gli uomini del Presidente, e non citiamo le donne. Potrebbe essere un capitolo ancora più rognoso

Conte
Conte (Facebook)

Un governo tecnico non si farà, lo ha detto Luigi Di Maio. Per lo meno, non avverrà con il sostegno del Movimento cinque stelle. Dunque, lo schema che voleva Panetta all’Economia, Cottarelli al Recovery, Cartabia alla giustizia e Giovannini al lavoro potrebbe svanire. Sebbene nelle indiscrezioni lanciate in questi giorni, non appaia realmente così tecnico questo esecutivo immaginato da Mario Draghi. E neanche così sbilanciato sulla quota dem.

Infatti sembra possa ancora giocarsi le sue carte Roberto Gualtieri, uomo fidato della frangia governativa dei cinque stelle e subito conciliante rispetto all’arrivo di Draghi. Su Sky è rimbalzato un certo scetticismo in arrivo da Francoforte rispetto al congedo di Panetta dal board della Bce. Su quel posto si potrebbe avanzare pretese però anche il Partito Democratico, che avrebbe interesse a piazzare lì Paolo Gentiloni. Andrebbe testato l’entusiasmo dell’ex Presidente del Consiglio a spostarsi.

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In corsa per la riconferma anche il Ministro Speranza, buon gestore della situazione sanitaria per lo meno da un punto di vista amministrativo. Operato positivo anche quello di Patuanelli, reo nelle ultime settimane però di non essere riuscito a chiudere il l’accordo con la Francia per l’acquisizione di Fincantieri su Stx.

Verso la riconferma anche Lamorgese e Boccia, nel primo caso per via del suo buon operato mentre il secondo pare più una questione di opportunità. Cambiare il responsabile dei rapporti con le delicate regioni, dopo un anno di trattative sembrerebbe una inutile forzatura. A leggerla così, la maggioranza sembrerebbe essere rappresentata. Ad esclusione di Italia Viva, che però difficilmente avrà suoi esponenti nei ministeri focali. E allora qual’è il problema? All’appello sono presenti LeU e Partito Democratico, IV è fuori. Insomma, sembra che assente unico da questa conta sia il presidente uscente. L’unico che potrebbe mettere il veto al grande esodo verso Draghi.

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