Sergio Muniz “Sanremo sì ma…”: la star prende posizione nel caos

Il noto ed amato personaggio Sergio Muniz prende e condivide la propria posizione su Sanremo 2021: il punto di vista è netto

Sergio Muniz “Sanremo sì ma…”: la star prende posizione nel caos
Sergio Muniz (fonte foto: Instagram, @sergiomunizllorente)

Il noto ed amatissimo personaggio del mondo dello spettacolo Sergio Muniz, attore, cantante e modello spagnolo molto attivo in Italia, si pronuncia in merito alla questione Sanremo 2021 che tanto sta facendo parlare di sé, dividendo gli italiani: lo fa su Instagram, facendo sue le parole di un altro personaggio.

Una questione delicata e che sta a cuore a tutti gli italiani, quella inerente allo svolgimento del Festival al tempo del Covid-19, che ha fatto discutere mostrando posizioni contrapposte sulla modalità dell’evento, ovvero se fosse o meno possibile la presenza del pubblico.

Punti di vista diversi, scelte e tentativi, ad oggi sembra che la questione sia finalmente risolta con la Rai che dovrebbe presentare al Comitato Tecnico Scientifico un protocollo che non prevede la presenza del pubblico.

Una scelta che non prevede lo slittamento del Festival e che potrebbe in effetti portare a realizzare effettivamente il Festival in una modalità nuova.

Su Instagram, Muniz attraverso una storia ha riportato un contenuto scritto dallo Sceneggiatore, attore, regista, produttore e Food Manager Pasquale Falcone, facendo sue le parole di quest’ultimo. Ecco che cosa ha detto.

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Sergio Muniz, il punto di vista su Sanremo 2021: il contenuto del messaggio

Continua a far discutere e a dividere, il tema Sanremo 2021, con il Festival che dovrebbe tenersi a marzo, al tempo del Covid: come detto, Sergio Muniz ha fatto proprie le parole di Pasquale Falcone che ha detto la sua sul tema.

Tra i post infatti di quest’ultimo, è possibile leggere un messaggio in viene sottolineato il focus del problema che non riguarderebbe, stando a quanto scritto, il “teatro o studio televisivo, pubblico o figuranti”, bensì “le migliaia di persone che invaderanno la cittadina ligure”.

Il suddetto cita le diverse categorie, dai cantanti fino alle troupe televisive e radiofoniche, chiedendosi “tutta questa gente dove mangerà, soprattutto dove cenerà in tarda serata”.

Il pensiero prosegue con una considerazione sulla Liguria che “per sette giorni dovrebbe diventare una regione ‘bianco latte’ a scapito di tutto il resta d’Italia”

Un’opzione che lo scrivente non ritiene giusto a meno di una soluzione: “dal 14 febbraio 2021, nel rispettodelle normative, aprite Beatrice, cinema, locali, togliete il coprifuoco, così facendo salvate il Festival e tutta l’Italia”.

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