Lombardia, numeri sbagliati. La colpa? E’ dell’altro ovviamente

E’ ancora caos in Lombardia: i numeri non tornano e la colpa come al solito non è di nessuno. 

Secondo ormai un leitmotiv che va avanti in pratica da quando è iniziata la pandemia, governo e Regione si rimpallano la responsabilità sui dati sbagliati.

Così intervistato dal Corriere della Sera, il Presidente Attilio Fontana finito di nuovo nell’occhio del ciclone parla di una volontà da parte di Roma di “ribaltare la responsabilità”, alludendo a una “operazione che mi indigna”.

E’ il solito problema che da mesi ci accompagna nel rapporto stato-regioni. “La responsabilità è chiara – ha dichiarato Fontana al quotidiano – Noi abbiamo sollevato il caso e abbiamo riportato la Regione in zona arancione, forse è l’algoritmo che determina il colore delle zone a dimostrare limiti”.

LEGGI ANCHE >>> Lombardia zona rossa, il presidente Fontana: Pronto ricorso al Tar

LEGGI ANCHE >>> Coronavirus, Brusaferro spaventa: Aumenta la velocità di crescita dei casi

Lombardia, numeri sbagliati. La colpa? E’ dell’altro ovviamente. Spunta la mail contro Regione Lombardia

Poche ore prima però il Tg3 ha mostrato in esclusiva una mail inviata il 19 gennaio dalla Lombardia all’Iss. Lì si rispondeva a una sollecitazione avanzata ai primi di gennaio da parte dell’Istituto per chiedere al Pirellone di fornire una comunicazione più precisa sul numero dei positivi.

Il 19 gennaio il dg dell’Assessorato al Welfare della Lombardia Marco Trivelli ha scritto a  Silvio Brusaferro per chiedere la revisione del Rt in base alle “modifiche definite a livello tecnico”. A riportare la missiva è stato il Tg3. “Con la presente – si legge – a seguito dell’odierna interlocuzione, si richiede che venga eseguito un calcolo dell’indice Rt sintomi recependo le modifiche”.

 

Impostazioni privacy