“Ditemi se mia madre è morta” Strage di anziani in Rsa

Non è stato il covid ad uccidere gli anziani in una casa di riposo, ma il malfunzionamento del riscaldamento. Tragedia a due passi da Roma.

Gloi anziani sono quelli che più di chiunque altro hanno pagato a caro prezzo la pandemia da coronavirus. Una strage da quando tutto è iniziato ad oggi. Ma la tragedia di Lanuvio, a due passi da Roma, non ha nulla a che vedere con il covid: qui la colpa è degli uomini. E di una stufa. Cinque ospiti della struttura Villa Diamanti sono morti e altri sette sono in gravi condizioni all’ospedale: sono stati tutti intossicati dal veleno invisibile, il monossido di carbonio.

Anche due operatori sanitari sono stati trovati privi di sensi da un altro operatore che ha trovato una scena da film horror al suo ingresso nella struttura, ieri mattina. L’allarme è scattato immediatamente e sul posto sono giunti anche i carabinieri oltre al 118. Secondo quanto emerge dalle indagini ancora in corso, i controlli effettuati hanno confermato un’alta concentrazione di monossido di carbonio nella casa, ma non si sa ancora da dove provenisse.

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“Ditemi se mia madre è morta” Strage di anziani in Rsa, hanno tra gli 80 e i 99 anni

La nota dell’Unità di crisi: «I cinque decessi sono tutti ospiti anziani della casa di riposo tra gli 80 e 99 anni. La prima telefonata è giunta stamani dalla proprietaria della struttura alle ore 9.20 al Nue 112 (Numero unico per le emergenze) ed i soccorsi sono stati immediati . La casa di riposo non rientra in alcun modo tra le strutture del Servizio sanitario regionale ed è stata autorizzata all’attività un paio di anni fa dal Comune». Già si rimbalzano le colpe.

Due operatori socio-assistenziali sono stati trasferiti al Policlinico di Tor Vergata e cinque ospiti anziani al nuovo ospedale dei Castelli tutti con sintomi riconducibili a intossicazione da monossido di carbonio. Intanto proseguono le telefonate sia in Regione che al Comune: “ditemi se mia madre è morta” – la drammatica domanda che fanno tutti.

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