Volano gli stracci tra Rocco Casalino e Filippo Facci di Libero, pronta una querela

Volano gli stracci è un modo diplomatico per annunciare uno scontro oltre il bon ton. Casalino risponde e minaccia, Fillippo Facci di Libero non si fa intimorire. 

Volano gli stracci tra il portavoce del presidente del consiglio e il giornalista di Libero Filippo Facci. Casalino finisce spesso nel cuore del tornado politico, e a non lui non si negano ingiurie legate al suo passato e alla comparsata nella prima stagione del Gf. Quella famosa con Pietro Tarricone e Marina La Rosa.

Sulle pagine di Libero si è però concretizzato lo scontro tra le parti. “Ancora una volta mi trovo a leggere offese gratuite nei miei confronti e accuse infamanti”, scrive il portavoce del premier in una replica a un articolo. “Non rinnego affatto il mio passato e vado fiero del mio duro percorso di studi e delle mie esperienze professionali”, continua Casalino parlando tra l’altro di “incomprensibile acredine”.
Il portavoce del premier, che spiega che querelerà Facci, sottolinea: “C’è ancora chi mi critica strumentalmente solo sulla base di un forte pregiudizio”. E poi attacca: “Se Facci, che a scuola mi risulta fosse l’ultimo della classe, oggi può fare ‘l’intellettuale’, a maggior ragione il sottoscritto, diplomato con il massimo dei voti, laureato in ingegneria, che parla 5 lingue, giornalista professionista, può fare il portavoce del presidente del Consiglio”.

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Volano gli stracci tra Rocco Casalino e Filippo Facci, pronta una querela. Intanto la risposta: “Come giornalista non sei mai stato niente”

Non si è fatta attendere la risposta di Filippo Facci, che senza timore risponde al portavoce del presidente. “Come giornalista non sei mai stato niente, le tue ‘esperienze professionali’ non sono referenze: sono il problema, sono la vergogna ingoiata da un Paese che si è immerdato in questa perdurante penitenza”. Sempre rivolto a Casalino, Facci tra l’altro scrive: “Comunque non fa niente se non ti vergogni del tuo passato”; “il problema è il vergognoso presente”; “ma è passato il colera, passerà il Covid e passeranno i grillini”.

Sebbene i modi siano da stigmatizzare, nei fatti rimane che la posizione professionale di casalino come cronista non sia mai stata legata a nessuna grande testata. Solo poche esperienze in realtà dell’editoria relative alla sua posizione.

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